
La Storia dei tre Tenori e del loro Spiffero all’orecchio
La Storia dei tre Tenori
Capitolo I: Il Fiume Divisivo
Nel regno di Bastia, il fiume Chiasciamento scorreva maestoso, separando la città in due parti ben distinte. A sinistra, i cittadini erano pronti per le elezioni del loro capitano del Popolo. Cavalieri in armi discutevano animatamente e sembravano concordare sul candidato ideale, ma una fazione si faceva notare: i Tenori.
I Tenori, abili cantori senza scrupoli, erano estranei alle questioni politiche e agli interessi del Popolo, immergendosi invece in melodie ipnotiche che riuscivano a manipolare le emozioni della folla. La loro arte aveva il potere di confondere le menti e sfruttare le distrazioni, creando discordia e instabilità.
Il mistero dei Tenori si estendeva oltre il fiume, fino a Perugia. Qui, la magia di Perugia amplificava il lato oscuro delle melodie dei Tenori, trasformandole in un sinistro canto di inganno e manipolazione. Questa straordinaria dualità faceva sì che le voci che a Bastia risultavano afone, a Perugia sembravano dolci e affascinanti percepite come un poema e non una macchinazione.
Nel cuore di Bastia, i Segretari Regionali lavoravano dietro le quinte. Non avevano alcun interesse nel capitano del Popolo di Bastia; il loro unico obiettivo era garantirsi la ricandidatura. Ogni soffio di vento, ogni minimo evento, veniva sfruttato come pretesto per aumentare il caos e creare ulteriori opportunità.
Il giorno delle elezioni si avvicinava, e la tensione a Bastia era palpabile. I Tenori, maestri dell’inganno, decisero di intensificare le loro malefiche melodie. La loro voce, legger brusio agli orecchi locali, iniziò a intonare una melodia che esaltava i Segretari Regionali, seminando discordia tra la popolazione e ambizione.
Le melodie malefiche dei Tenori, unite dalla magia distorta di Perugia, generarono un’ondata di caos. I Cavalieri uniti non cedettero all’inganno e le Dame Nobili non si fecero ammaliare. E nel giorno delle elezioni, avrebbe servito gli interessi del Popolo senza esitazione.
Il suono delle sinistre note dei Tenori risuonò oltre il fiume, attraverso le mura di Perugia, ma nell’annunciare l’inizio di un’era di decadenza ottenne la contraria consapevolezza del Popolo. Bastia non afflitta, alla quarta alba nel risorger del sole, passo a nuova era e lascio il millennio passato alle spalle.
©Lo Spifferaio Magico
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