Salmonella nelle scuole di Bastia Umbra, interrogazione dei consiglieri

Richieste chiarimenti e interventi per casi in aumento

Salmonella nelle scuole di Bastia Umbra, interrogazione dei consiglieri

 

Salmonella nelle scuole – A Bastia Umbra, un numero crescente di casi di salmonella tra studenti e adulti scolastici ha portato i consiglieri comunali di minoranza – Catia degli Esposti, Paola Lungarotti, Giulio Provvidenza, Fabrizio Raspa e Stefano Santoni – a presentare un’interrogazione formale. La richiesta è di ottenere chiarimenti sulla gestione e l’origine del focolaio che, secondo le ultime informazioni fornite dall’USL Umbria 1, ha coinvolto almeno 69 persone, tra cui oltre 50 bambini iscritti alle scuole del comune. Il primo caso segnalato risale al 7 ottobre, quando un genitore ha inviato una PEC al comune di Bastia Umbra per comunicare la diagnosi di salmonella del figlio iscritto all’istituto di Costano.

Secondo le indagini, l’infezione sarebbe legata al consumo di un piatto di farro con pomodorini e pesto, servito freddo nelle mense scolastiche il 26 settembre. I pomodorini, acquistati da tre grossisti italiani e due produttori, non richiedevano cottura e sarebbero risultati contaminati. L’USL Umbria 1 ha inizialmente contato 33 casi ufficiali, ma il numero è cresciuto fino a 69, inclusi alcuni contagi rilevati in bambini non frequentanti le scuole ma in contatto con studenti infetti. I casi di salmonellosi legati a questo focolaio sono inoltre segnalati in Toscana e, su scala internazionale, in Germania, Austria e Francia. Tra le varianti individuate nel cuore dell’Umbria ci sono 32 casi di Salmonella Strathcona e 9 casi di Salmonella Strathcona ST2559.

Dopo la conferma del contagio, l’USL ha disposto la chiusura temporanea dei centri cottura a partire dai primi di novembre per procedere alla sanificazione. Le scuole sono rimaste aperte, ma per evitare difficoltà alle famiglie, i bambini hanno continuato a pranzare a scuola, portando il cibo da casa. Dopo tre giorni di controlli, i centri cottura sono stati riaperti a fine ottobre, essendo risultati negativi i tamponi ambientali e avendo ricevuto la conformità delle ditte fornitrici. Tuttavia, la situazione ha generato polemiche tra i genitori, molti dei quali hanno sollevato la questione sui social e richiesto maggiori informazioni.

L’interrogazione dei consiglieri mira a ottenere risposte su come il comune stia monitorando la situazione e quali azioni preventive si stiano implementando per evitare nuovi casi. Ed è chiaro, che nei prossimi giorni il gruppo dei consiglieri che ha scritto alla Amministrazione due tre pagine di interrogazione, ne vorrà sapere di più. Attendiamo, in quanto chi abbiamo interpellato ieri telefonicamente ci ha garantito che torneranno sulla vicenda fino ad avere chiarezza fino in fondo.

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