Ben 160 pagine di DUP in Consiglio, 💨 [Lo Spiffero] benedetto sia lo streaming

Un’indagine approfondita sulla presentazione del DUP

Ben 160 pagine di DUP in Consiglio, 💨 [Lo Spiffero] benedetto sia lo streaming

Ben 160 pagine di DUP presentato al consiglio comunale con grande soddisfazione dalla sindaca. Un bel tomo, non c’è che dire, peccato che oltre al funzionario che lo ha redatto e lei, pochi altri (più probabile nessuno) ha letto più in là delle prime pagine che riportano l’introduzione dell’Alcade, sommersi dai pochi concetti contornati dall’esorbitante numero di aggettivazioni sempre superlative e dal tono trionfalistico utilizzato dissuasi quindi dal proseguire, si preferisce darlo per letto. Un elenco interminabile di cose fatte, quasi ridondante che la metà già avanzerebbe, ma questo è. Ha voglia l’oratore a sostenere più volte nel suo intervento (forse sarcastico?): “sono sicura che avrete letto le 160 pagine… e quindi avrete riscontrato che…” consapevole che in realtà nessuno le ha lette e forse neanche lei.

Pochi gli interventi nel dibattito da parte dell’opposizione, il minimo sindacale, riferito solo ad alcune brani segnati come fanno gli studenti a scuola con un post-it per individuare subito la pagina da aprire durante l’intervento. Nessuno dalla maggioranza e questo la dice lunga sulla sopportazione rassegnata della situazione che ha preso il posto della partecipazione consapevole.

Sarebbe troppo facile dare un giudizio serio se si avessero a disposizione non solo gli elenchi delle cose fatte e messe in campo, ma anche i report dei risultati ottenuti, tenendo ben presente che si stanno maneggiando i soldi dei cittadini e non quelli privati degli amministratori. Giusto per carità che facciano le loro scelte, hanno ottenuto per questo una legittimazione popolare vincendo le elezioni.

E’ proprio per questo motivo, per il rispetto che si deve agli elettori che hanno dato la loro delega che è assolutamente necessario dare conto anche dei risultati ottenuti:

  • Sono aumentate le presenza a Bastia?
  • I commercianti e gli artigiani, ha ottenuto da queste presenze benefici apprezzabili?
  • I giovani si sentono coinvolti in queste attività?
  • La sempre nominata “agenda della città” (singolare e roboante modo di chiamare un semplice calendario di eventi il cui software si trova facilmente anche gratis on line) quali benefici ha portato agli eventi realizzati presso l’Auditorium cittadino o nelle piazze?
  • Quanti spettatori si contano a questi eventi se si esclude la cooptazione degli studenti, felici di lasciare nelle loro aule i libri anche se bisogna poi annoiarsi seduti ad ascoltare?

Poco altro racconta lo streaming, se non il primo voto contrario ad una delibera non fondamentale da parte dei consiglieri di Forza Italia non seguito, inspiegabilmente, da quello di Bastia Popolare che salva con il suo consenso la pratica che altrimenti sarebbe stata bocciata.

Gli spifferi parlano delle prime prove del “liberi tutti” che si staglia all’orizzonte? Vedremo. Ciliegina sulla torta invece la proposta di un consigliere di maggioranza che verso l’ora tarda propone di anticipare l’ultimo punto all’ordine del giorno ritenendolo più importante degli altri (dice lui). Levata di scudi dall’opposizione memore dei pochi interventi fatti dal soggetto negli anni passati, quasi tutti dello stesso tenore, seguita da giustificazioni ridicole e conseguente marcia indietro del proponente che ha ottenuto solo il risultato di far durare ancor di più un Consiglio Comunale fiume tra i più lunghi di quelli che si ricordano.

La verità, si mormora nei corridoi, è che questo governo cittadino e la classe dirigente (si fa per dire) che ha insediato alla guida dell’amministrazione dimostrano la loro inadeguatezza. Pari solo all’arroganza e al cinismo con cui maneggiano la cosa pubblica più per darsi visibilità effimera basata sulle apparenze che non sui risultati.

Avvertenze: gli spifferi potrebbero non dire tutta la verità, ma non raccontano mai bugie

© Lo “Spifferaio” Magico

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