Ex Mattatoio, scontro politico sul futuro dell’area

Lungarotti: “Nessuna visione, solo vecchie decisioni”

Lungarotti: “Nessuna visione, solo vecchie decisioni”

Ho seguito da remoto. Senza entrare di nuovo nei dettagli, qualche miglioria è stata fatta dal punto di vista architettonico e urbanistico, cosa peraltro già affrontata prima del termine del mandato amministrativo 2019-2024.

di Paola Lungarotti

Ho letto con stupore che il Sindaco ha intitolato il suo post Una nuova visione per il cuore di Bastia. Ma quale nuova visione? Io direi che più che una nuova visione il Sindaco doveva intitolare il suo post: una nuova Caporetto per l’amministrazione attuale, il piano di recupero si farà come già a suo tempo progettato.

È inutile trincerarsi dietro alle frasi fatte o ai paroloni di circostanza, l’amministrazione Pecci proseguirà con il PAIM (Piano attuativo di Iniziativa mista, pubblico-privato) anche se la maggioranza di oggi, ieri all’opposizione, lo aveva contestato specialmente sulla realizzazione del centro commerciale: “Il commercio di Bastia trae vantaggio da questa scelta? No. E’ una scelta strategica che è sbagliata” (consigliere Rosignoli nel Consiglio comunale del 20.02.2019)

La separazione invece dell’ex Mattatoio dal Piano attuativo è sì una scelta corretta, ma già questa era stata posta in essere nella delibera del C.C. n.7 del 30.03.2023 PIANO ATTUATIVO DI INIZIATIVA MISTA (PAIM) “ZONA DI RISTRUTTURAZIONE “R6 PIAZZA DEL MERCATO” – ATTO DI INDIRIZZO PER REVOCA-DECADENZA

Ed ecco quindi che l’amministrazione Pecci ieri sera riporta il PAIM con l’enfasi di un nuovo. Parole, diciamo invece che riconferma la necessità che certe operazioni non possono non avvenire con il concorso e il contributo del privato.

E veniamo all’ex Mattatoio. Che fine poverino, un ostello che poi se ho ben capito è solo una strategia furbesca per il punteggio del bando a cui l’amministrazione ha partecipato, poi con il cambio di destinazione d’uso da ostello potrebbe ritornare a centro culturale.

Ma è facile con finanziamenti pubblici assegnati tramite un punteggio che aumenta o diminuisce a secondo dell’utilizzo? Bah, come ha detto giustamente Provvidenza c’è già un esempio nella nostra Bastia, ma dimostrare l’inutilità di un ostello, quando viene invece decantato e proclamato come imprescindibile per il territorio anche quello limitrofo , è tutto da vedere e da scoprire, almeno per come lo ha difeso l’assessora Furiani.

Da cinquant’anni che aspettavamo il recupero in luogo di cultura, anche il Sindaco Pecci l’aveva sostenuto in un video promozionale della sua campagna elettorale. Una campagna elettorale che via via si è svuotata e dequalificata, insieme a quella dei suoi assessori.

Oggi governano e quindi di ideali e immaginazione possono farne a meno. Dov’è andato a finire il sogno dell’assessora Furiani espresso nel consiglio comunale del 22.08.2019? “ Sono una persona relativamente giovane, ho 35 anni e ho vissuto la piazza del mercato e vista sempre come è, non ho vissuto gli anni del mattatoio, e quindi mi piace immaginare che i ragazzi, i bambini, chi viene dopo di noi potrà avere una biblioteca e uno spazio pubblico veramente all’altezza della nostra città e della civiltà che si respira attraverso l’ inserimento di una biblioteca su una struttura piuttosto che in un’altra”

Per fortuna che ci ha pensato l’architetto Pietro Carlo Pellegrini, sempre quello del primo piano attuativo, che al TGregionale con un provvidenziale lapsus fruediano ha dichiarato che l’ex Mattatoio sarà luogo e sede culturale, forse un conflitto psichico tra il vecchio, la casa della cultura, e il nuovo, l’ostello. E’ questa la nuova visione?

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