Spie, favole e drammi: le nuove uscite al cinema Esperia

Spie, favole e drammi: le nuove uscite al cinema Esperia

Settimana tra misteri, memorie storiche e introspezione

Questa settimana, il Cinema Esperia propone cinque nuove pellicole che attraversano generi e atmosfere molto diversi, portando sullo schermo storie di inganni, crescita personale, denuncia sociale e memorie storiche.

Il primo titolo in programmazione è Black Bag – Doppio Gioco, diretto da Steven Soderbergh. La trama ruota attorno all’agente segreto britannico George Woodhouse, incaricato di indagare sulla diffusione di un software altamente riservato, nome in codice Severus. Cinque agenti del SIS sono sotto osservazione per possibile tradimento, e tra loro figura anche la moglie di George, Kathryn. La tensione cresce quando Woodhouse decide di organizzare una cena per osservare da vicino i sospettati e scoprire l’identità del doppiogiochista. Il film si muove tra giochi psicologici e colpi di scena, mantenendo l’ambiguità come cifra stilistica costante, in una narrazione dove nulla è come appare.

Un cambio radicale di tono arriva con Ho visto un re di Giorgia Farina. Ambientato in Italia nel 1936, racconta l’esperienza di Emilio, un bambino vivace e appassionato di eroi letterari come Sandokan. La sua fantasia prende il sopravvento quando crede di riconoscere l’eroe nel principe africano Abraham Imirrù, imprigionato dal padre, Podestà del regime fascista. Il film mescola elementi fiabeschi e storici per raccontare con leggerezza temi profondi come il razzismo e il fascismo, attraverso lo sguardo ingenuo e curioso del protagonista. L’opera affronta in modo originale la complessità di un’epoca cupa, senza rinunciare alla forza evocativa dell’infanzia.

In Queer, diretto da Luca Guadagnino, Daniel Craig interpreta William Lee, alter ego dello scrittore statunitense William S. Burroughs. La vicenda si svolge nella Città del Messico degli anni Cinquanta, dove il protagonista trascorre le giornate tra alcool, droghe e incontri occasionali, alla ricerca di un contatto umano più autentico. L’incontro con un uomo diverso da tutti gli altri scuote la sua routine e lo costringe a fare i conti con desideri, solitudine e identità. Guadagnino costruisce un racconto dal tono rarefatto e visivamente intenso, che si muove tra decadenza e introspezione, mettendo in scena la fragilità esistenziale del protagonista.

Il dramma familiare prende il centro della scena in Una figlia di Ivano De Matteo. Dopo Mia, il regista torna a raccontare il mondo degli adolescenti e dei rapporti genitoriali attraverso una vicenda che non offre facili soluzioni. Protagonisti sono Sofia e suo padre Pietro, interpretato da Stefano Accorsi. Dopo la perdita della madre, la ragazza si scontra con la nuova compagna del padre in un crescendo di tensione che culmina in un gesto irreparabile. Il film segue il percorso giudiziario e personale che segue l’arresto della ragazza, mettendo al centro temi come il senso di colpa, il perdono e la fragilità dei legami familiari. De Matteo costruisce un racconto crudo e diretto, che affronta con rigore le zone grigie del comportamento umano.

Chiude la rassegna L’ultimo spettacolo, documentario che affronta la questione della sofferenza animale nel mondo del circo. Il film parte dalle immagini girate nel 2010 da Roberto Corona, attivista della LAV, che documenta le condizioni degli animali del circo Martin a Cagliari. La denuncia dà il via a un processo giudiziario durato oltre un decennio, fino alla sentenza definitiva della Cassazione nel 2024. Il documentario ricostruisce questo percorso con immagini d’archivio, testimonianze e documenti, offrendo uno sguardo ravvicinato sulla realtà spesso celata dietro il tendone. La narrazione si concentra sulla lotta per il riconoscimento dei diritti degli animali, senza indulgere in sensazionalismi.

L’offerta settimanale del Cinema Esperia si distingue per la varietà tematica e stilistica dei titoli proposti. Si passa dall’intrigo internazionale alla ricostruzione storica filtrata dall’infanzia, dalla ricerca dell’identità a un intenso dramma familiare, fino a una denuncia sociale costruita su fatti reali. Un insieme di opere che, pur nella diversità, condividono un’attenzione profonda alla complessità delle relazioni e ai conflitti dell’individuo nella società.

Le proiezioni si articolano durante tutta la settimana, con Ho visto un re in uscita a partire da mercoledì 30 aprile. La programmazione propone agli spettatori l’occasione di confrontarsi con linguaggi e visioni differenti, in un panorama cinematografico che continua a esplorare, raccontare e interrogare il nostro tempo.

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