
Ballottaggio a Bastia Umbra, niente apparentamento tra Lega e Centrodestra
Se si vince, poi bisogna governare essendo in grado farlo bene. In vista del ballottaggio del 9 giugno, abbiamo cercato di ricompattare il Centrodestra che al primo turno ha corso diviso. Non serve oggi guardare indietro per cercare i motivi, ma bisogna guardare avanti e capire come dare alla città la migliore Amministrazione possibile.
Su queste basi abbiamo impostato la nostra azione in questi giorni.
I risultati del primo turno parlano chiaro l’area che fa riferimento a tutto il Centrodestra è stata votata dal 62.2% dei cittadini e quindi era obbligatorio cercare di ricompattarla.
Purtroppo non è stato possibile. La comunicazione ricevuta da Paola Lungarotti nella prima mattinata di sabato (con cui si chiedeva l’apparentamento, escluso dalle ipotesi nell’incontro del giorno prima) ha fatto cadere la trattativa come subito reso noto all’On. Caparvi da Paola Lungarotti.
Con l’apparentamento entrerebbero in consiglio, in caso di vittoria, tra i 10 di maggioranza, 4 consiglieri della coalizione della Lega, mentre l’accordo politico ne avrebbe aggiunti due alla maggioranza portandola a 12 su 16. Naturalmente la giunta sarebbe stata composta tenendo conto del “peso” del numero di consiglieri delle singole liste presenti in consiglio che avrebbero messo a disposizione del sindaco una rosa di nomi su cui scegliere tenendo conto delle competenze necessarie per i ruoli da ricoprire.
A nulla serve che il PD cerchi di creare confusione, togliendo il suo simbolo dai manifesti di Raspa e inventando raffronti con grafici che hanno un senso dal punto di vista numerico ma non ne hanno nessuno da quello politico. Nel primo turno i cittadini bastioli hanno indicato con chiarezza che preferiscono un’Amministrazione di centrodestra e Paola Lungarotti come sindaco. Immaginare che un elettore della Lega possa votare al secondo turno per un candidato del PD scelto da Bocci non ha senso, inutile nasconderlo sui manifesti, “quel marchio di fabbrica” è indelebile e chiaro nella mente di tutti gli elettori.
La scelta per l’elettorato della Lega e per tutto quello di Centrodestra è tra consegnare l’amministrazione di Bastia a un gruppo composto, oltre che da nuovi giovani volenterosi, da persone che hanno già dimostrato, (con tutti i loro difetti, per carità) tanto impegno, onestà assoluta e tanta voglia di impegnarsi per il bene comune, oppure, tornare indietro e riconsegnare la città al PD, quello stesso PD che ha fatto dimettere la presidente della Regione Marini prima del termine del suo mandato. (La Coalizione di Centrodestra per Paola Lungarotti)
Le date degli incontri fino al 9 giugno
- -Lunedì 3 giugno Ospedalicchio Piazza Bruno Buozzi ore 21.00
-martedì 4 giugno giardini di Cipresso ore 21.00
-mercoledì 5 giugno Bastiola Piazza Edgardo Giacchetti ore 21.00
-giovedì 6 giugno Costano Piazza Umberto Fifi ore 21.00
-venerdì 7 giugno Confronto chiusura pre ballottaggio in Piazza Mazzini
Spett.le Prof.ssa Lungarotti,
Pur non condividendo gli “ideali” del PD si ritiene la decisione per la quale il partito, come Lei stessa conferma nel presente, abbia condizionato le dimissioni della Governatrice Marini, alla luce di quelli che si ritengono “gravi indizi di colpevolezza” a carico della Stessa, sia stata senza dubbio alcuno ben ponderata.
Un partito che mira ad ottenere il “rispetto” della collettività, e conseguentemente il relativo consenso in termini di voti, dovrebbe SEMPRE prendere le distanze da Coloro che ne infangano il nome anteponendo i propri interessi personali, o comunque di pochi, a quelli della collettività tutta.
Allo stato attuale il vostro tentativo di “marchiare”, oserei dire con questa “lettera scarlatta” (il simbolo del “PD” da Voi appunto definito “quel marchio di fabbrica”), il candidato Sindaco Prof. Raspa Lucio, alludendo a certi riferimenti che non Lo riguardano personalmente che si sappia (in tal caso datecene prova poiché ad ora sono solo “chiacchiere”), pur di accattivarvi il consenso degli elettori votanti, al primo turno, la Lega, il cui sostegno in vista del ballottaggio avete “denigrato” decisione questa che si auspica Vi si riverbererà contro, appare senza dubbio alcuno debole poiché chiunque dotato di buon senso non si ferma alle apparenze innanzi ad una simile scelta che certamente condizionerà le nostre vite quantomeno per i prossimi cinque anni “salvo commissariamento”.
Va chiarito che gli elettori hanno, a livello “Comunale”, ben altro “marchio di fabbrica” impresso ovvero quello della, è mio parere “finalmente”, uscente Amministrazione Ansideri per la quale Lei ha finanche ostentato una “onestà assoluta” quale “ideale custodito” dagli ancora odierni rappresentanti della Stessa.
In riferimento a ciò, volendo considerare la Sua “buona fede” nel non essere a conoscenza di determinate circostanze, va detto che Lei, seppur in tal caso inconsapevolmente, ha rappresentato circostanze non corrispondenti al vero alla collettività e proprio per questo La invito, affinché se ne avveda, a recarsi presso la Procura della Repubblica di Perugia per verificare personalmente CHI, dell’ancora attuale Amministrazione Ansideri, si è CONSAPEVOLMENTE adoperato a danno di un proprio concittadino, nonché di un Ente Pubblico, “concorrendo” in una “serie di reati” emergenti da una Denuncia, rinnovata lo scorso 13/03/2019, comprensiva di oltre 500 pagine di documentazione comprovante quanto Le sto rappresentando.
Distinti Saluti