
del Direttore,
Marcello Migliosi
Erigo Pecci nuovo segretario reggente del Partito democratico di Bastia? Anche no! Il tempo delle elezioni amministrative si avvicina a grandi passi e i partiti e movimenti cominciano ad attrezzarsi. C’è chi, senza pensarci su troppo è diventato all’improvviso leghista, c’è chi si sposta da un partito verso un altro, insomma, un bel fermento che, badate bene, non sfugge mica alla città eh. Non sfugge affatto che ci sono pseudopolitici che prendono la rincorsa per saltare sul carro dei vincitori.
Evitiamo – con un certo Savoir–faire – di addentrarci (almeno per ora, ma a tempo debito lo faremo con tanto dichiarazioni e video che sono nel nostro database) in quelle che sono le motivazioni che spingono molti personaggi della politica bastiola a fare salti “acrobatici“.

Oggi, invece, parliamo di Partito democratico di Bastia Umbra e del suo nuovo segretario. Sì, perché, pare proprio che il più “papabile” di tutti possa essere Erigo Pecci. Sì, avete capito bene, il più papabile per essere candidato a sindaco del Centrosinistra (trovate un altro nome spendibile se siete capaci) sarebbe stato “invitato” a sedersi sulla seggiola lasciata libera da Giacomo Giulietti. Chi gli avrebbe fatto l’invito? Non c’è certezza, ma i nomi che circolano sono due o tre, Paquale Borgarelli, Ramona Furiani (due consiglieri comunali) e Giancarlo Lunghi, ma anche da altri componenti la segreteria del Pd.
L’ex sindaco in particolare, uomo socialista ed espertissimo di dinamiche politiche bastiole, sarebbe entrato in sintonia con il “neo – possibile – segretario – anche no “, Erico Pecci. La richiesta di fare il “reggente” Gli sarebbe arrivata una quindicina di giorni fa. Ovvio, Pecci si è preso il tempo….Ex assessore, ex presidente ente Palio, ex consigliere, ex segretario di partito, un uomo molto legato alla presidente Catiuscia Marini, insomma politico di razza e col pedigree, imprenditore, insomma una figura “ideale”, secondo i più, per ricoprire il ruolo di traghettatore del Pd di Bastia Umbra fino al giorno delle elezioni amministrative.

Tutte caratteristiche ottime, certo, ma…Erico Pecci si è preso del tempo! E secondo noi ha fatto bene. Perché? Ve lo dico io perché. Allo stato attuale delle cose, così come è messo il Partito democratico nazionale, regionale e locale – dopo la batosta delle elezioni e dopo il Renzismo – Erigo Pecci è, realmente, per il Pd il candidato migliore per la poltrona di sindaco della città.
Ah sì, è vero, non tutti lo vogliono, è una candidatura “divisiva“…ma, co’ ‘ste manfrine, il Centrosinistra bastiolo è andato in malora. Ditemi che non è vero no? Ditemi che, da dopo la “svolta della Bolognina“, i vertici rossi (chi erano quanti erano?) han fatto crescere una squadra in grado di assicurare continuità politica e amministrativa al partito. E questa condizione non c’è neanche adesso e questo Pecci lo sa benissimo.
Già, ma ora è tempo che Pecci risponda a chi lo ha invitato a riprendere le redini del Partito democratico. Beh, per quello che ne posso pensare io, Erigo non accetterà e non lo farà perché, in realtà – magari solo alcuni – chi lo ha invitato vuole solo creargli una difficoltà successiva per potersi candidare a sindaco. Se fa il “reggente” non fa il candidato no? Deve essere “garante” di tutto e soprattutto nel periodo elettorale e un segretario come fa ad essere, se vogliamo, super partes se fa il segretario? Come fa a correre per sé stesso e a tenere unito il partito, me lo dite?
Noi crediamo, se conosciamo un po’ Erigo Pecci, che lui voglia una sorta di “segreteria allargata“, magari finalmente a tutti i quartieri delle città che da sempre sono stati esclusi, tranne qualche sporadico caso. Una “reggenza allargata” con più persone. Il vero tema è, e credo che lo sia in tutte le altre sedi del Pd in tutta Italia, non è tanto quella di cercare il segretario, ma di tornare tra la gente di riprogrammarsi con una proposta politica che individui subito i problemi di una comunità.
Quando si dice che la gente si è allontanata dalla politica, si dice una stupidaggine pazzesca, è la politica che ha preso a calci le persone, è la politica – vedremo quella di adesso – che ha messo in mezzo alla strada famiglie, anziani, giovani, donne e migranti.
Un nodo da sciogliere di sicuro prima di metà mese, che vorrà fare? Se la sentirà di prendere la segreteria o, e non è un mistero, preferirà lavorare nelle retrovie come ha fatto in questi ultimi anni. Anche facendo delle scelte, certo coerenti, ma che però non l’hanno favorito.
Insomma la storia è appena cominciata e noi ci riproponiamo di raccontarla per quello che ci sarà dato a sapere. A Detra intanto i movimenti sono già cominciati, ma di questo parleremo un’altra volta.
Vista l’ora, buona notte,
Il direttore, Marcello Migliosi 22,57 01 luglio 2018
p.s.: Ah, quasi dimenticavo, pagine aperte per repliche e interventi eh
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