Mencarelli, impianto carburanti sconvolge vita dei residenti e crea pericolo

Mencarelli, impianto carburanti sconvolge vita dei residenti e crea pericolo

“Siamo Indignati. Circondati e soffocati da un ettaro di asfalto e cemento e da tutto quello che ne seguirà”. I sindaci non ci proteggono. Siamo soli contro i più forti”. E’ questo l’amaro sfogo che abbiamo raccolto da una famiglia residente da tantissimi anni in via Fonte del Lupo, dove sta procedendo la costruzione di un grande impianto di distribuzione carburanti, a confine con la piccola proprietà dove insiste la loro abitazione. “Nessuno ci ha avvertiti , abbiamo visto i camion arrivare a ondate, scaricare materiale e siamo rimasti esterrefatti. Come può accadere una cosa simile?

[su_photo_panel shadow=”0px 1px 2px #eeeeee” photo=”https://www.bastiaoggi.it/wp-content/uploads/2019/04/Antonio-Mencarelli.jpg”]Antonio Mencarelli[/su_photo_panel]A suo tempo la SNAM, quando costruì la linea del metano,  ci contattò informandoci su tutto dei lavori con grande  correttezza. Questa è una zona agricola, l’ultimo lembo di campagna rimasto al di quà della strada provinciale. La nostra vita verrà sconvolta. Sono tornato dalla Svizzera tanti anni fa, e con i risparmi ho acquistato la mia abitazione. Questo è un sopruso! C’è tanto spazio nella zona industriale qui vicino, lotti disponibili, immobili in vendita, capannoni inutilizzati, strada a quattro corsie, proprio davanti alle nostre abitazioni si doveva creare questo scempio? E tra due curve pericolose?”

La via Fonte del Lupo è un angolo veramente ameno, tranquillo per la posizione, poco distante dal fiume Chiascio che corre verso Costano. Il luogo è un toponimo che addirittura richiama il periodo longobardo, perché il nome “Lupo”, è un’ abbreviazione di Lupone, figlio  di Monaldo, un feudatario di Assisi che aveva ricevuto quelle terre in beneficio. Le pergamene degli archivi di Assisi danno testimonianza di questa plaga secolare, studiata anche da nostro storico Emilio Vetturini .

Qui c’è ricchezza di acque, da cui il nome “Fonte”, più avanti c’era un condotto che faceva sgorgare lì’acqua da un pozzo artesiano. Poco distante è la Fonte di S. Francescuccio. Nelle vicinanze sorgeva anche un piccolo molino, “La Molinella”, gestito da tempo immemorabile dalla famiglia di Angelo Ricciarelli, generazione di mugnai molto nota a Bastia.  E’ una vicenda triste per la violenza con cui si è realizzata a danno di cittadini inermi./ Di Antonio Mencarelli

3 Commenti

  1. Sono un Tuo omonimo ultra settantenne che circa 60 anni orsono ha avuto la fortuna di visitare il mulino ad acqua nelle vicinanze del luogo che ora devastano.Una ruota in legno munita di pale mossa dall’acqua di un ruscello proveniente dal fiume Chiascio faceva muovere le macine per la produzione di farina di grano.
    Purtroppo a Bastia Umbra il passato è meglio dimenticarlo!

  2. Leggo il commento solo oggi. Grazie Carlo. Non ci conosciamo, (almeno mi sembra) e mi piacerebbe incontrarti.Complimenti per aver messo il tuo nome sul post. Ci sono, purtroppo, persone di una ignoranza abissale in materia di storia cittadina, del suo passato vero, della sua economia, del suo vissuto trascorso, che sono state mandate, forse inconsapevolmente, ad amministrare. E il guaio è che queste persone neanche si informano. Non gliene importa proprio nulla. La loro mente vaga nel vuoto e la sensibilità è sotto i piedi.
    Antonio Mencarelli

  3. POSTO ANCORA.
    Perché il Comune,la Pro-Loco, altre associazioni cittadine, non organizzano una visita a questa località delle Fonti del Lupo e del vicinato che vi è appresso, durante la passeggiata ecologica che è stata rinviata? Con il sig. Carlo, mio omonimo, potremmo fare da guida.
    Antonio Mencarelli
    Antonio Mencarelli

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