
Il percorso verso una città più equa e partecipata
Mentre nei 15 anni in cui Bastia è stata amministrata dal centrodestra la rappresentanza delle opposizioni veniva considerata come elemento avulso, distaccato, per nulla determinante in seno alla macchina amministrativa; recentemente abbiamo letto chilometri di parole contro e lezioni di buona amministrazione da chi di fatto ha consegnato la città allo stato in cui si trovava un anno fa.
Per natura fisiologica, le elezioni al loro esito, oltre a determinare vincitori e vinti, purtroppo, generano anche amici e nemici. Ed ecco che il ruolo dei consiglieri di opposizione, dovrebbe ammantarsi di un obbligo morale e di tutela, in favore della minoranza della città. Purtroppo, questa è mera utopia alla luce di quanto fino ad ora letto e sentito. Lo scopo di tutto questo livore è la semplice contrapposizione per partito preso esercitata dai partiti o dai gruppi consiliari che professano idee contrarie alla nostra amministrazione insediatasi il 15 luglio 2024. Per realizzare il programma della coalizione progressista approvato dagli elettori, di certo non è sufficiente un anno e, alle minoranze è consentito il diritto–dovere di intervenire in tutti i campi di pertinenza, con apporti integrativi e/o modificativi, che sono stati esaminati ed accolti quando erano funzionali ad una soluzione idonea al soddisfacimento dell’interesse collettivo e respinti in caso contrario.
Come maggioranza non abbiamo sicuramente accampato la pretesa di imporre, in toto, le nostre proposte, tuttavia, va sottolineato che è davvero paradossale leggere che i nostri risultati positivi siano frutto della fortuna di aver ereditato tali magnifiche sorti dalla precedente amministrazione di centrodestra. L’esempio ultimo è quello dei fondi di sviluppo e coesione europei assegnati a Umbria Fiere dal Comitato Interministeriale in attuazione delle dotazioni destinate alle aree sottoutilizzate e depresse.
Il processo decisionale è caratterizzato, salvo laddove modalità di selezione a bando o altre considerazioni specifiche suggeriscano il contrario, dal metodo della cooperazione e dell’accordo fra Stato e Regioni. Il fatto che sia arrivata Giorgia Meloni in persona il 9 marzo 2024, a firmare l’assegnazione dei fondi per Umbria Fiere è facilmente attribuibile anche all’opportunità di farlo quando la campagna elettorale stava iniziando. Il disegno del progetto e la ricerca delle relative alleanze territoriali spettano all’amministrazione locale ed è quello che sta avvenendo ultimamente anche con l’insediamento del nuovo CDA di Umbria Fiere.
La nostra amministrazione lavorerà come fatto in questo anno, per tutto ciò che resta da attuare nel rispetto delle linee di mandato ricostituendo le reti e le collaborazioni, chiedendo responsabilità, civismo e senso del dovere a tutti e, allo stesso tempo, definendo un quadro di regole chiaro trasparente e condiviso. Non siamo come è accaduto in passato, l’amministrazione di una parte politica, ma della città.
Movimento 5 Stelle Bastia Umbra
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