(bastiaoggi.it) BASTIA – Lunedì 25 novembre si celebra in tutto il mondo la giornata per combattere la violenza contro le donne, proclamata dall’Onu nel 1999. Il Comune di Bastia Umbra aderisce all’iniziativa dedicando a questo tema un’intera giornata. A tutti i cittadini che la mattina si recheranno a comprare il pane, uomini e donne, l’Amministrazione Comunale trasmetterà un significativo messaggio, volto a riflettere su un problema che, purtroppo, è ancora di grande attualità.
La riflessione continuerà nel pomeriggio, presso il Cinema Teatro Esperia, dove, dalle ore 16.30, è previsto l’incontro dibattito dal titolo “… smetti di tacere!”, seguìto dalla proiezione del film della regista spagnola Icíar Bollaín “Ti do i miei occhi”, premiato al 51° Festival Internazionale del Cinema di San Sebastian (2003) e vincitore di 7 premi Goya, tra cui miglior attore (Luis Tosar) e migliore attrice (Laia Marull).
L’evento è organizzato dal Comune di Bastia Umbra – Assessorato alle Pari Opportunità, in collaborazione con l’Associazione “Il Coraggio della Paura”, nata all’inizio di quest’anno a Perugia con l’obiettivo di perseguire finalità di aiuto, sostegno, informazione e tutela delle vittime di maltrattamenti, ed il Gruppo Letterario Women@Work, che più volte si è occupato di questa tematica, con particolare riferimento alla violenza domestica. Interverranno al dibattito anche i rappresentanti dei Servizi Sociali, del Centro Pari Opportunità della Regione Umbria e delle Forze dell’Ordine.
L’ingresso sarà ad offerta libera ed il ricavato verrà devoluto all’Associazione “Il Coraggio della Paura” per il sostegno delle donne vittime di violenza. “Abbiamo voluto aderire a questa importante iniziativa mondiale – spiega il neo Assessore alle Pari Opportunità avv. Fabrizia Renzini – per essere portavoce, per la prima volta a Bastia Umbra, in modo attivo e consapevole, attraverso una mirata campagna di sensibilizzazione rivolta a tutti i cittadini, della necessità di abbattere un grave muro di omertà che molto spesso si frappone sia tra la vittima della violenza ed il tessuto sociale che la circonda, sia tra la vittima stessa e l’autore del fatto criminoso. Contiamo in una numerosa partecipazione dei cittadini”.
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