Polemica Pecci Ansideri, Eden Rock ed ex Lolli, la verità è nell’articolo
da Erigo Pecci e Pd
Ha ragione il Sindaco, la verità è negli atti, nei video e foto. Stupisce che il Sindaco non si renda conto che proprio nell’articolo citato c’è tutta la verità di quel momento: per esempio, la Sovrintendenza è un organo con poteri vincolanti, ma è titolare di un potere di annullamento strettamente correlato alla verifica del rispetto delle prescrizioni di tutela del paesaggio, e non può dilatarne l’esercizio al punto da inserirsi in aspetti procedurali che esulano dalle sue competenze.
In effetti, val la pena ricordare che la Sovrintendenza poteva e ancora può esprimere pareri vincolanti sui piani urbanistici (atti), ma non l’ha fatto. E infatti il piano non ebbe nessuna contestazione di legittimità. Nella foto pubblicata, si vede chiaramente lo stato di degrado in cui versava l’area ex Industriale del Pomodorificio: degrado totale. L’intervento paventato della Prefettura spero invece sia solo il risultato di un refuso (grammaticale, non mentale).
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Il Prefetto è un organo periferico dell’Amministrazione statale con competenza e funzioni di rappresentanza governativa, è autorità provinciale di pubblica sicurezza e non si occupa degli atti e delle attività delle Amministrazioni come i Beni e le Attività Culturali di competenza della Sovrintendenza.
Piano di Recupero dell’Ex Tabacchificio
Ma andiamo avanti. Basta guardare i video per rendersi conto che ancorché iniziato il Piano di Recupero dell’Ex Tabacchificio, la piscina era ancora in gran parte intatta, ma la legittima attività della proprietà privata non poteva essere impedita dall’Amministrazione Pubblica. C’è da segnalare però che nello stesso video sono elencate promesse di Scuole e Parchi di cui l’Amministrazione si è dimenticata.
Ma quale futuro?
E allora, ha ancora ragione il Sindaco: per risollevare Bastia è al futuro che bisogna guardare e non del passato continuare a discutere. Ma quale futuro? Quello della ristrutturazione di un ponte, dove abbiamo aspettato due anni per collocare una passerella dalla parte opposta di dove suggeriva il buon senso e per la quale nemmeno l’Amministrazione ne conosce l’incidenza economica sull’intervento.
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Quello di un piano urbanistico nell’Area Franchi di cui vediamo costruiti palazzi di edilizia popolare, la cui collocazione compromette l’area verde a ridosso del fiume, e non sappiamo quali saranno le regole di assegnazione con il rischio di diventare ricettacolo di degrado. Quello di aver spostato a chissà quando la realizzazione del ponte verso XXV Aprile.
Per noi, ancora con esempi concreti, il Futuro è quello di un nuovo spazio all’aperto che preveda una Piscina e attività ricreative, adeguato alle norme e alle esigenze attuali. Un futuro per l’area Franchi che ci dia un regolamento di assegnazione degli appartamenti in costruzione, in cui per primo tenga conto dei residenti a Bastia che ne fanno richiesta, che dia preferenza alle categorie di lavoratori delle Forze dell’Ordine, che tenga conto delle giovani coppie con la possibilità di riscatto dell’immobile.
Un Futuro nel quale non vengano meno il sottopasso di via Firenze e la tutela del Parco Fluviale.
Pensiamo ad un Futuro che preveda uno spazio nell’Area Franchi per il Rione Portella e la definitiva sistemazione del Rione Moncioveta in via Gramsci nel terreno già disponibile. E ancora altro: speriamo per il Futuro della nostra città, grazie Sindaco per la ragione che ci dai nel ragionare di un futuro migliore del presente che stiamo vivendo.
Sebbene vien da pensare se quest’amministrazione in scadenza non debba concentrarsi di più sul presente, per gettare solide fondamenta per quel futuro, piuttosto che impegnarsi in certe risposte dal sapore elettorale — ma si sa, ormai l’arte della politica non è più quella di costruire visioni, programmi e progetti, ma è quella di arringare le proprie folle in questa continua campagna elettorale sempre più simile al tifo da stadio.
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