Assisi Antiquariato, uno scrigno di tesori Parola di Vittorio Sgarbi

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Assisi Antiquariato, uno scrigno di tesori. Parola di Vittorio Sgarbi BASTIA UMBRA – Mostra mercato o scrigno di tesori? Questo l’interrogativo che suscita Assisi Antiquariato dopo aver visitato i circa 90 stand che ospitano all’UmbriFiere di Bastia Umbra gli antiquari più “in” del momento. E a sentire Vittorio Sgarbi, lo storico dell’arte più conosciuto, che ha visitato la mostra, di tesori ce ne sono più di uno. Lui è rimasto affascinato da due oli su tela di Giovanni Battista Salvi, meglio noto come il Sassoferrato (1609-1685), che ha visto nello stand di Altomani&Sons con galleria a Milano e Pesaro.

Le due opere rappresentano un Cristo benedicente e un amorino con liuto, e gli hanno ricordato la recente mostra che lui stesso ha organizzato nell’abbazia di San Pietro a Perugia, abbazia che custodisce alcune opere del pittore marchigiano. Ma a detta degli esperti altro pezzo forte della mostra sarebbe un grande bassorilievo marmoreo raffigurante le Muse esposto nello stand dei fratelli Riccardi.

L’opera di 2 metri,10 per 1 metro,10, che ricorda stilisticamente ed iconograficamente l’affresco del Parnaso di Raffaello, ha alcune parti originali risalenti all’epoca romana, ma la sua datazione va ricondotta nel primo rinascimento quando è stata rilavorata. Altra opera notevole un canterano marchigiano, “mosso” e a quattro lesene, stile Luigi XIII nello stand Gierre di Roma dove campeggia anche una tela replica di un Francoise Boucher (1703-1770).

Ma di gioielli veri si parla da Tomei, che arriva da San Marino, 160 anni di professionalità per offrire un anello con rubino 15 carati naturale, una serie di stupendi e rarissimi micro mosaici romani datati metà ‘800, e coralli di Sciacca. La mostra rimarrà aperta fino al 1 maggio. Luigi Foglietti

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