Il Centrodestra di Fratellini e Ansideri e’ al tramonto
di Antonio Mencarelli
Premesso che l’esordio della risposta dell’assessore Fratellini è tutta una sua invenzione, raccattata chi sa dove, essendo quarant’anni fa sconosciuti l’uno all’altro.
I fatti dicono che già dal 2014 alcuni di Forza Italia e AN misero in discussione la riconferma di Stefano Ansideri a sindaco. Non piaceva la “cotta” per Fratellini, strana e sospettosa. Ci furono defezioni in Forza Italia e si giunse a ipotizzare candidature esterne ma alla fine su tutto decise Perugia. Forza Italia alle votazioni crollò nei consensi. Tuttavia Fratellini “sempre-in piedi” la scampò, ma solo per la simbiosi tra lui e il rieletto Ansideri. La cosa non mi riguardava, sono stato sempre libero elettore di centro destra, uno del popolo, della gente comune, mai dirigente o incaricato di un ufficio. I miei interessi, è noto, sono altri, anche se, nei momenti elettorali a volte sento un richiamo per la politica locale, di cui mi considero una memoria storica per averne fatto cronaca giornalistica e storica.
Il centro destra a Bastia è stata una cosa spuria, anomala, ambigua: il sindaco indistinto, gli ex democristiani di sinistra antiberlusconiani che stavano insieme ai più entusiasti del cavaliere, le transumanze di alcuni personaggi. Dopo il 2013 parte di militanti di FI e di AN passarono con il partito di Alfano, che diede l’appoggio al governo Renzi. Tutto andò i crisi.
Il momento culminante si registrò quando, nel 2018, comparve la Lega a Bastia con i 2.500 voti raccolti, dai 77 di cinque anni prima: questi girovaganti andarono nel panico. Mai la Lega, dissero, e, con a capo il sindaco Stefano Ansideri, le inventarono di tutti i colori.
Su Fratellini amministratore? Di pasticci ne ha combinati. A Costano voleva l’impianto di un biodigestore, trafficando con un assessore regionale e scatenando l’ira dei residenti. Non parliamo poi del caso Torninova, della piazza di Ospedalicchio, dei mastelli che rotolano per tutto il centro di Bastia, del Piano regolatore tenuto nei suoi cassetti e di cui lui solo conosce i segreti.
Io non ce l’ho con Fratellini, ma affidargli l’urbanistica è stato come consegnare un lavoro di oreficeria a un maniscalco. Lui comunque sa quello che vuole: la Lungarotti sindaco per averla in mano come fu con Ansideri.
Questo piano i bastioli responsabili devono impedirlo. Prima non c’erano alternative, ora c’è la Lega di Salvini, forte e trasparente, con Catia Degli Esposti e altre liste a sostegno.
Caro Antonio un cosa è certa, l’amministrazione uscente cosiddetta di centro destra, una cosa tocca riconoscergliela è riuscita a riesumare la vecchia DC dandogli vita.
Tant’è che da centro destra e diventata centro democristiano.
Meno male. Con tutti i suoi limiti, allora in politica alloggiavano uomini veri, statisti, competenti.
Oggi al di là di un pò di buona volontà, molti dilettanti, incapaci, arrivisti.
La politica è BENE COMUNE, non personalismi.
Purtroppo stiamo andando alla deriva, e questa è in realtà la cosa più drammatica.In ogni ambito della vita sociale.
Servono coraggio, e idee nuove, non uniformate al pensiero unico dominante.Serve gente che non salga sul carro del vincitore al primo soffio di vento.
Ci sono ancora ?
Se si, ..un passo avanti.Non serve altro.Nè schieramenti, nè colori.
Solo buone idee, concretezza, e a cuore il bene comune.
E un grande, in bocca al lupo !!!!