Ansideri alla Regione, non chiedo, ma se mio nome servirà, ne parleremo

Stefano Ansideri alla Regione? Non ho mai chiesto, ma se mi chiederanno, se ne potrà parlare

Ansideri alla Regione, non chiedo, ma se mio nome servirà, ne parleremo

del Direttore
Marcello Migliosi
E’ da tempo che, in città e non solo, si ipotizza una candidatura di Ansideri, sindaco uscente di Bastia Umbra, alla Regione dell’Umbria e questo tempo, forse è anche venuto in anticipo, a fronte del fatto che la massima assise umbra va al suo rinnovamento dopo lo scioglimento forzato della assemblea, provocato dalle dimissioni della ex presidente, Catiuscia Marini e da tutto quello che ne è scaturito.

«Io – dice Ansideri – non ho nessuna previsione da fare, io non ho mai cercato i compiti che mi sono stati assegnati. Sarà, quindi, una riflessione da fare e io non ho, ripeto, nessuna intenzione di propormi se qualcun penserà che il mio nome possa essere speso anche per la Regione ne parleremo»

Sulla elezione di Paola Lungarotti dice: «Missione compiuta. Ho conquistato questo Comune dieci anni fa – dice subito dopo aver appreso della vittoria della professoressa Lungarotti –  e ora posso dire di averlo lasciato in ottime mani. Sono, quindi, contentissimo di come è andato il ballottaggio. Sono passati dieci anni in mezzo a tanti impegni e a tanto lavoro e questo di oggi è un risultato che premia questa costanza e questo grosso impegno».

Alla domanda se la Lega abbia o meno sbagliato strategia politica, a Bastia, nel non “andare unita” al Centrodestra cittadino, Stefano Ansideri risponde che: “Io ritengo che non sia stata la Lega a sbagliare strategia. Sono stati, purtroppo, alcuni elementi che hanno voluto dimostrare la loro forza, avendo non chiaro nemmeno la loro provenienza. Conosciamo benissimo – afferma – i loro volti, conosciamo benissimo da dove vengono. Io spero che questo sia l’inizio di una riflessione complessiva con un grosso partito che sta percorrendo tutta la nostra Nazione e si devono mettere, senza dubbio “i puntini sulle i” e, quindi, scegliere i candidati giusti».

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