Saggio del laboratorio del Coro Aurora diventa spettacolo
Era programmato come un saggio ma, in un attimo, il meraviglioso Chiostro del Monastero di Sant’Anna – sempre più cuore pulsante di Bastia Umbra – si è trasformato nel proscenio ideale per un concerto di rara dolcezza e qualità. Il laboratorio delle voci bianche del Coro Aurora, diretto da Stefania Piccardi, ha offerto un programma cantato, recitato, danzato e interpretato.
“Non basta cantar”, “La notte dei Salvani”, “La casetta degli gnomi”, “Sogni come stelle” e tanto altro ancora. Brani sapientemente accompagnati dal pianoforte della professoressa Cristina Capano, con l’appoggio del flauto di Francesca Panzolini. “I più piccoli fra loro – spiega Lucia Bertini coro Città di Bastia – riprenderanno l’attività formativa a settembre. I più grandi, invece, saranno impegnati in un concorso che si terrà a Riccione a fine mese”.
Il gruppo delle più grandi è composto da 18 coriste, mentre i più piccoli, compresi i 12 principianti, sono trenta. “È il vivaio del Coro Città di Bastia – aggiunge Lucia Bertini -, abbiamo un unico problema, sono quasi tutte voci femminili. Dagli otto anni in poi, ce ne sono soltanto tre e quattro nei piccolissimi. E, purtroppo – conclude – prima della muta della voce abbandonano”.
L’invito, dunque, è lanciato: cantare è una delle più grandi forme dell’arte della musica, e le mamme e i papà dei maschietti, notata una qualche propensione, non dovrebbero farsi remore di sorta.
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