Bastia Umbra, viaggio nel centro storico, quali abitazioni?
Con l’avvento della nuova amministrazione a guida Lungarotti, primi riflettori accesi sul centro storico e quindi sull’urbanistica abitativa in vista anche della nascita del libro dedicato al cemento. Passeggiando sotto la calura africana per una passeggiata rilassante c’imbattiamo in via Cesare Battisti, se non andiamo errati, in cui gli occhi si fissano sulla graziosa villetta Ceccucci dei primi anni ’50, che non c’è più.
Come per un motto latino sempre attuale, “mors tua vita mea”, si è il profondo scasso di terreno per farvi sorgere un costruzione che coprirà anche gli orti retrostanti esistenti da tempo immemorabile. E nella vicina area dell’ex Consorzio agrario si farà come in via Cesare Fani?
Dopo gli orti coperti in piazza Mazzini a metà degli anni ’50, dopo quelli di via Veneto, dove sono stati edificati palazzi di civile abitazione e negozi, cosa accadrà all’orto davanti alla Banca di Mantignana?
Così facendo è possibile che sparisca anche l’orto delle Monache Benedettine? Gli interrogativi dei cittadini continuano per sapere qual’è il punto di vista del Comune tra salvaguardia di ciò che resta dell’antico volto di Bastia. Reazioni doverose quale: da“salviamo il salvabile a si salvi chi può”.
credo che ormai sia palese a tutti i Bastioli (veri) che la Bastia sta diventando la nuova Ponte San Giovanni, semmai sarebbe più utile chiedersi se questo è quello che vogliamo??!! siamo alle porte del 2020 e una cittadina di 23000 ab non ha un parco (bastava crearlo tra il Bronx e il percorso verde), una piscina scoperta, un palazzetto dello sport (vero)… però in compenso si è cementificato ovunque, con parcheggi a volte sottostimati, piste ciclicabili inesistenti e una piazza lasciata sola al suo destino!!!
la domanda da farsi è: cosa vogliamo lasciare ai nostri figli? una città vivvibile o un agglomerato anonimo?
davvero vogliamo ancora edifici al posto dell’area Petrini? e piazza del Mercato?
personalmente credo che sarebbe meglio mettere un punto…. il passato è passato…. e iniziare a ragionare su cosa vogliamo salvare (sempre che sia ancora possibile).