Cane eroico sventa furto in appartamento a Bastiola

Cane eroico sventa furto in appartamento a Bastiola Si chiama Rudy, è un meticcio di otto anni, e ha saputo difendere la casa della sua padrona
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Cane eroico sventa furto in appartamento a Bastiola
Si chiama Rudy, è un meticcio di otto anni, e ha saputo difendere la casa della sua padrona

«Ho sentito un rumore, ma siccome ho la cesta dei giornali accanto al negozio, ho pensato che fosse il trasportatore che stava scaricando i quotidiani. Ho sentito, dunque, questo tonfo ma non ho dato peso alla cosa. A quel punto però, ho sentito Rudy, il mio cane che si è alzato, ed ha cominciato a ringhiare e si è lanciato contro la porta. Ho guardato l’orologio, erano le 3,30 ed ho capito che stava accadendo qualche cosa di strano». Laura Degli Esposti, titolare della cartolibreria che porta il suo nome situata in viale del Popolo a Bastiola, racconta così la brutta esperienza della visita dei ladri a casa sua. Il fatto è accaduto nella notte tra sabato e domenica – più o meno stesso orario di quando è stato assaltato il negozio Conad Pettinelli a Villagigo XXV aprile – nella abitazione della signora che vive con il marito e i due figli. Se non fosse stato per il cane, un meticcio simpatico e gioioso che, in quel frangente si è rivelato un ottimo alleato, i malviventi avrebbero certo messo a segno il colpo. I rumori venivano proprio dall’ingresso dell’appartamento, situato al secondo piano del palazzo abitato dalla famiglia di Laura Degli Esposti.

«Mi sono avvicinata alla porta – racconta – e ho sentito rumori che venivano dalle scale. Erano entrati e stavano provando a forzare la porta di accesso interno. Tra Rudy che era diventato rabbioso e io che ho cominciato ad urlare, questi si sono dati alla fuga e hanno lasciato sul posto tutti gli arnesi da scasso ». La signora, ne ha rincorso uno, ma non si esclude che fossero in due. Coraggiosamente la donna si è messa sulle tracce del ladro.

«Ho visto una persona che correva via verso i giardini di via Fratelli Rosselli  – dice la signora -, ho chiamato subito il 113 e in dieci minuti una Volante del Commissariato di Assisi è arrivata sul posto». Gli agenti, al seguito del commissario, Francesca Domenica Di Luca, hanno preso gli arnesi che sarebbero dovuti servire ai delinquenti per effettuare il furto. I ladri, sul posto, hanno lasciato uno zaino con: cacciaviti, un paio di forbici da campo e un pezzo di ferro lungo che, certo, avrebbero utilizzato per scardinare la porta».

Laura Degli Esposti pensava che fossero entrati dalla porta che dà su viale del Popolo. La Polizia però ha trovato, in realtà, il passaggio utilizzato dai malviventi. «Sì – afferma la titolare del negozio – c’è una porta che dà sul lato della casa e che  permette l’accesso ad un fondo che sta al piano terra che, a sua volta, comunica con le scale di casa». E’ evidente che, chi si è introdotto nella abitazione, questo lo sapeva perfettamente e non si esclude neanche che sia qualcuno del posto. Non si possono sapere queste cose se, almeno, non si è fatto un sopralluogo prima o se non si conosce il disegno della casa. «In realtà – spiega la donna – quello è un ingresso che non riuscivamo più neanche ad aprire, tanto era duro, e sicuramente l’hanno forzata con il pezzo di ferro. Ma non si tratta di un ‘piede di porco’, solo un pezzo di ferro».

In realtà il tonfo che la signora aveva sentito era stato provocato dagli oggetti che erano appoggiati a quell’ingresso che non si apriva più da anni. Questo non è certo sfuggito dalla Polizia. La titolare della cartolibreria, per altro, è convinta che a cercare di colpire siano stati almeno in due persone. «Su quanto può aver visto di strano nei giorni precedenti – ricorda la donna – ho in mente che nella serata di giovedì avevo sentito un forte colpo alla serranda del negozio, mi sono affacciata e ho visto un po’ di persone che ‘dialogavano’ animatamente tra loro, quasi un litigio. Erano parecchi soggetti. La serranda, quando sono andata ad aprirla al mattino, era stranamente rigida». Grazie a Rudy, quindi, il furto non si è consumato, resta tanta paura – che non è poco – e niente più.

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