Vincolo Mignini-Spigadoro, ostacolo recupero centro storico Bastia
Vincolo Mignini-Spigadoro – Nell’ultimo consiglio comunale di Bastia Umbra, è stato discusso un ordine del giorno che impegna il sindaco e la giunta a richiedere la revoca del vincolo per interesse culturale sull’area dell’ex mangimificio Mignini Petrini, che sembra includere anche l’area dell’ex pastificio Spigadoro e l’attuale molino.
Durante un recente incontro con il sindaco, la delegazione del PD sembrava favorevole a richiedere, insieme alla maggioranza, la revoca del vincolo. L’obiettivo è riflettere sulle scelte urbanistiche per recuperare l’area industriale dismessa, bilanciando l’interesse pubblico con quello legittimo della proprietà e evitando di bloccare una zona strategica per il centro storico per decenni.
La maggioranza, scrive l’Intergruppo in un comunicato stampa, ha sostenuto con convinzione l’ordine del giorno, mentre il PD ha presentato un documento per esprimere la propria posizione sulla questione. Nel documento, tuttavia, si evidenziano soprattutto le critiche all’operato della giunta, trascurando le questioni importanti per la città.
Il documento propone ipotesi non praticabili, data la struttura della torre e del magazzino del mangimificio che non consentono un uso diverso se non attraverso la demolizione e una nuova edificazione. Per il resto dell’area, invece, si potrebbero individuare altre destinazioni attraverso una adeguata ristrutturazione o restauro.
Un grande progetto presuppone un’idea condivisa, concreta e praticabile, valutando gli aspetti economici. Senza questi, i ragionamenti rappresentano un bell’esercizio ideologico e retorico, ma non saranno mai seguiti dai fatti.
La strada giusta è arrivare alla revoca del vincolo da parte della Sovrintendenza, per consentire al Comune, in collaborazione con i privati e con il coinvolgimento degli enti sovraordinati preposti, di varare un progetto utile alla comunità perché fattibile ed economicamente sostenibile.
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