Lettera al Direttore, cosa sta succedendo a Bastia Umbra? Tanto degrado

Lettera al Direttore, cosa sta succedendo a Bastia Umbra? Tanto degrado

Lettera al Direttore,

Egregio Direttore, approfitto della Sua gentilezza.
Leggo su BastiaOggi.it i comunicati stampa di PD e Lega, i quali ci fanno osservare che alcune opere pubbliche sono al palo e che si prospettano tempi difficili per gli utenti delle strutture sportive. Anche senza le segnalazioni dei gruppi consiliari, se ne sarebbe perfettamente accorto anche un comune cittadino. Anzi, direi che è da molto tempo che i comuni cittadini osservano, perplessi, l’andamento delle cose nella città di Bastia, specialmente per quanto riguarda le opere pubbliche.

I cantieri che effettivamente iniziano sono pochi

Dopo molti annunci, i cantieri che effettivamente iniziano sono pochi e, tra questi, molti restano fermi e non si concludono. Non c’è solo il vicolo San Vitale, che comunque non è da anni che sta così e presto sarà completato. Si potrebbero contare diverse opere pubbliche importanti e ferme da tempo. Che dire della scuola di XXV aprile? La scuola certamente è aperta ed è frequentata da moltissimi alunni, ma oltre ad essere un edificio funzionale alla didattica, essa è un bene che appartiene alla città ed ai suoi abitanti ed è anche uno strumento pedagogico.

Come possiamo insegnare ai nostri figli il decoro e l’impegno civico per mantenerlo quando trascorrono le mattinate guardando quel disastro dalle finestre? Il degrado è palese e ne risentiamo tutti, perché la scuola non è solo dei bambini, degli insegnanti e di chi ci lavora, ma è un patrimonio dell’intera città. Si deve trovare il modo di completare il lavoro! Non è possibile trincerarsi dietro procedure, burocrazia e gare di appalto.

La scuola è di tutti e per tutti

La scuola è di tutti e per tutti, così non può rimanere e il Comune ha dovere di adoperarsi in tutti i modi affinché il nuovo anno scolastico veda completata la scuola in tutte le sue parti interne ed esterne. In tema di edifici scolastici, mi ricordo anche che ci sono ancora tre classi alloggiate al Giramondo. “Giramondo” sarebbe un nome bellissimo per una scuola o un asilo, se non fosse che in realtà è un centro commerciale al cui interno, all’ultimo piano, senza terrazza e senza giardino, ancora si trovano in perenne via provvisoria decine di alunni. Vabbè, è l’emergenza covid.

Visto che siamo in zona XXV aprile ed il cantiere immobile della palestra mi ricorda che era il 2015 quanto il telo di copertura è volato via, mi viene una riflessione sugli impianti sportivi. Sempre PD e Lega ci ricordano che esiste un problema con le strutture per lo sport e che il peggio deve venire. Ci doveva essere in arrivo prima dell’estate anche una tensostruttura. Nemmeno di questa si sa più niente. La palestra della scuola media è terremotata dal 2016 e dovrà essere demolita ed alcuni campi da gioco dei quartieri sono impraticabili o ci alloggiano i cani. Di che fine abbia fatto la piscina scoperta non ne parla più nessuno. Ormai la si dà per persa. Tra pochi giorni è giugno ed il caldo già è arrivato e noi siamo sempre qui a ricordare quanto era bella l’Eden Rock.

Opere eternamente in progetto o in arrivo

E così andiamo avanti, di anno in anno, di scusa in scusa, con le opere eternamente in progetto o in arrivo: riqualificazione di piazza Mazzini e piazza Cavour, percorsi ciclabili, rigenerazione del verde pubblico, riuso degli edifici ex scolastici, ristrutturazione ex clinica Pelliccioli, riqualificazione del palazzetto dello sport, nuova pista di atletica, ampliamento del cimitero, eccetera. C’è poi tutta una categoria di lavori che avrebbero dovuto essere realizzati in scomputo degli oneri di urbanizzazione, se solo i piani urbanistici avessero preso il via. A questo punto, trascorrendo anni e lustri, si incomincia a perdere la speranza di vedere anche il sottopassaggio ferroviario, la rotatoria di via IV Novembre e la Fonte Moncioveta.

A proposito di fontane, Bastia farebbe bene ad evitarle. Non me ne viene in mente una, dico una, funzionante ed in ordine. Lasciando stare le Tre Cannelle, ricordo che ne esisteva una alla Rocca Baglionesca, una alla rotatoria di Leroy Merlin, una era in piazza di Ospedalicchio ed un’altra si trovava al centro della rotatoria di XXV aprile. Se devono fare una brutta fine, è meglio non farle per niente, per non dare poi la colpa della mancanza di pulizia al calcare e alla siccità.

Non mi voglio dilungare, mi verrebbe di scrivere del verde pubblico, dei marciapiedi e delle erbacce ma è meglio sorvolare. Riguardo alle eco-isole, novità di questi mesi mal digerita da molti, non avrei nulla da obiettare, solo penso che l’adeguamento del servizio per renderlo accettabile, costa 200mila euro in più e questo non va assolutamente bene.

La cronaca ci racconta del circolo di San Bartolo chiuso per consumo abituale di droga. Al di là di questo fatto gravissimo, mi chiedo come mai nel tempo l’amministrazione non abbia evidenziato la mancanza di manutenzione del verde e del campo sportivo. Se era di competenza del gestore, gli doveva essere imposta la manutenzione. Se era di competenza del comune, qualcosa è mancato nella gestione del servizio. Forse una attenzione maggiore al verde avrebbe portato a scoprire il problema molto tempo prima ed evitare che diventasse così serio.

Gentile Direttore, mi piace vivere a Bastia e vorrei continuare a godere di una città moderna, efficiente, ricca di servizi ed invidiabile. Mi accorgo però che le cose non vanno bene e che questo pericoloso rallentamento fra qualche tempo sarà difficilmente recuperabile. Cosa sta succedendo?

Lettera firmata

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