
Da Elisa Zocchetti
«Quello di oggi pomeriggio è stato un momento collettivo di riflessione e allo stesso tempo di rara commozione» così gli organizzatori dell’iniziativa in occasione del giorno della memoria hanno commentato l’incontro avvenuto oggi nella sala delle Monache Benedettine in via Garibaldi. Un reading libero, una sorta di maratona in cui ognuno ha letto frasi, poesie, passi di testi che gli sono cari o che secondo la propria sensibilità interpretano l’immane tragedia della Shoa. Dalle voci dei presenti abbiamo ascoltato le parole di Natalia Ginzburg, Anna Frank, Nadia Terranova, Paolo Mirti, Giorgio Bassani, Salvatore Quasimodo, Adelaide Susta, Primo Levi e l’Ostetrica ad Auschwitz.
«Con questa piccola iniziativa abbiamo voluto fare la nostra parte per non dimenticare, per mantenere vivo il monito di questo drammatico avvenimento.Abbiamo voluto, in modo semplice e corale, ricordare che l’olocausto è stato avallato da un pensiero ASSURDO MA REALMENTE ESISTITO (e che non è stata una menzogna come qualcuno vorrebbe farci credere). E vogliamo anche ricordarci della Shoa per poter riconoscere le tante forme di razzismo che continuano a serpeggiare, insidiose, ancora oggi.
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