Il sindaco Ansideri intervistato dopo il sopralluogo alla pioppeta

Sindaco Stefano Ansideri
Sindaco Stefano Ansideri
Sindaco Stefano Ansideri

di Luana Pioppi
(bastiaoggi.it) BASTIA UMBRA – La pioppeta del percorso verde di Bastia Umbra resta ancora al centro dell’attenzione dei cittadini e dell’amministrazione locale. Dopo il sopralluogo di questa mattina bastiaoggi.it ha intervistato il sindaco di Bastia Umbra, Stefano Ansideri.”Nella mia prima dichiarazione, che feci a caldo, – dichiara il primo cittadino – dissi che era stato perpetuato uno scempio nei confronti del percorso verde. Poi ho fatto più sopralluoghi nella zona interessata a questa vicenda e devo dire che, al di là del fatto normale per una pioppeta nell’essere tagliata a scadenza, quello che ha dato fastidio ai cittadini di Bastia ed in principale modo al sindaco di questa città è stato il fatto che insieme alla pioppeta, alle numerose piante industriali che a ciclo devono essere tagliate, sono state, dico forse, interessate altre piante che non appartengono a quella specie, situate lungo il fiume”.

“L’indagine – sottolinea Ansideri entrando nello specifico del sopralluogo effettuato questa mattina – doveva verificare se questa operazione di taglio fosse stata perpetrata su proprietà privata o demaniale. Perché dico proprietà privata o proprietà demaniale non tirando in ballo assolutamente il Comune di Bastia, seppur gestisce e cura l’area ed io ritengo con successo che ne dica il mio amico Vannio Brozzi? Perché il percorso verde, sul quale sono stati investiti in due anni diversi denari anche con la partecipazione del Gal, tramite cui abbiamo potuto accedere ai finanziamenti per mettere in sicurezza alcune parti, non è di proprietà del Comune di Bastia. Dei circa otto chilometri e mezzo l’amministrazione non ha un metro di proprietà”.

“Complessivamente il percorso verde di Bastia – prosegue Ansideri – insiste su proprietà demaniali e private. Quindi quando fu realizzato negli anni novanta, iniziato probabilmente da Vannio Brozzi e concluso nel suo tracciato la Lazzaro Bogliari, non furono fatte le necessarie pratiche per gli espropri. Noi in tutti questi anni abbiamo usufruito ed utilizzato questo bellissimo passaggio in mezzo alla natura sulla riva del fiume non avendo la disponibilità piena di quel bene immobile. Quindi quando qualcuno dice, come è stato fatto probabilmente a bastiaoggi, che c’è stato in qualche modo il privato che ha invaso il pubblico il soggetto dimostra che durante il suo interregno quelle operazioni normali per l’utilizzo di un bene immobile non sono state eseguite e fatte”.

In sostanza questa mattina che cosa è emerso data la presenza del Corpo Forestale dello Stato, della Provincia di Perugia e del Comune di Bastia Umbra?
“Il Comune – ha risposto Ansideri – è stato presente per doveri di ospitalità ed è stato parte attiva nel convocare le parti e a far si che questo incontro potesse avvenire. L’esito, anche se può sembrare non comprensibile, non lo sappiamo ancora. Questa mattina abbiamo avuto questa riunione tra tutti gli enti, rappresentati dai rispettivi tecnici, ma quello che resta da definire sono le specifiche proprietà. Dovranno essere disegnate a terra per distinguere la proprietà del demanio con quella dell’ex Franchi, chiamiamola così perché negli anni ha subito delle variazioni nelle intestazioni delle proprietà”.

L’esito dell’incontro, quindi, si avrà solo tra qualche giorno quando i rispettivi tecnici si rincontreranno con i dati catastali e delle mappature per sapere su quale proprietà sono situate le 18 piante che sono state abbattute, escluse quelle della pioppeta. Qualche mancanza, comunque, proviene anche dal Comune di Bastia Umbra. La pratica dell’abbattimento, infatti, è ancora ferma negli uffici e non è stata ancora definita. “Anche se alcune persone affermano che non era necessaria – sottolinea Ansideri – invece lo era per avere un’impostazione chiara di come doveva avvenire il taglio di queste piante. Ma, anche se non vuole essere una giustificazione, io era fisicamente fuori in quel periodo e nonostante il mio interessamento tramite telefono non siamo riusciti a bloccare l’abbattimento”.

In merito alle proprietà, non si poteva procedere successivamente all’esproprio?
“Il percorso verde è una ricchezza per tutti i bastioli e per fortuna è stato fatto però le cose andavano fatte in un certo modo. C’era l’esproprio e non è stato fatto allora quando c’erano possibilità di spendere dei soldi. Negli anni novanta le amministrazioni comunali avevano una certa disponibilità, soprattutto comuni come quello di Bastia che dispone di molte attività industriali. Oggi non è più così. Non abbiamo la possibilità economica per procedere a questi espropri.

In merito al cantiere aperto del percorso verde, al cartello e alla delibera…
“Questa sottolineatura mi permette di dire che c’è qualcuno che ha interesse a sistemare le cose ma a seminare zizzania. Un esponente politico, anche se di minoranza, che dice che sono stati utilizzati soldi pubblici senza conoscere gli atti amministrativi. Primi di emettere sentenze sarebbe opportuno documentarsi soprattutto da chi ha la capacità di farlo.

Stiamo andando a grandi passi verso le elezioni…
“Io sono stato chiamato a ricoprire questo incarico dagli elettori. Lo sto facendo – termina il primo cittadino – cercando di dare il meglio di me e se questo è poca cosa lo giudicheranno i cittadini. Ma posso affermare che da parte mia e soprattutto da parte di tutti gli altri componenti della giunta municipale c’è un impegno straordinario. C’è stato sin dall’inizio. Per cui il fatto di essere vicino alla campagna elettorale mi fa sorridere. Io non ho mai avuto il pensiero di fare qualche cosa per la mia prossima campagna elettorale. Sto semplicemente cercando di non perdere tempo, di fare le cose che servono a questa città in mezzo, peraltro, a mille difficoltà. Mai c’è stata una situazione di questo genere, lo dicono anche i sindaci di altre città. Abbiamo cercato di risparmiare guardando le pieghe di ogni contratto per dare gli stessi servizi ad un costo più basso. Su qualche cosa abbiamo migliorato, tipo il servizio pubblico di trasporto. Una volta si pagava e non era utilizzato, oggi lo facciamo gratuitamente e ha un riscontro importante da parte della cittadinanza”.

 

 

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