
Dalle Cantigas de Santa Maria, a Llivre Vermell de Monserrat, da Je ne me puis tenir d’aimer, a Se per havervi oimé. Questi e molti altri i canti eseguiti dal Coro Polifonico Città di Bastia, diretto da Pietro Caraba, domenica 29 marzo 2015 nella chiesa Santa Croce. Il Suono del Sacro è il nome del concerto della domenica delle Palme che si è svolto in contemporanea con i festeggiamenti del 25esimo anno di Gemellaggio tra Bastia Umbra e Höchberg.
“Il confine tra musica sacra e musica profana a volte non è riconoscibile. Alcune musiche sembrano sacre ma sono profane e viceversa. Il nostro percorso volutamente desidera confondere il confine tra musica sacra e musica profana. La bellezza quando è bellezza non è né sacra, né profana, è solo bellezza. La musica non ha bisogno di parole per esprimere ciò che per noi è inesprimibile”. Lo ha dichiarato prima del concerto Piero Caraba, il direttore del coro Città di Bastia.
Dopo il discorso del direttore, il sindaco Stefano Ansideri è intervenuto salutando gli ospiti, la delegazione catalana, quella francese e ungherese, con particolare affetto alla delegazione tedesca. Era presente il sindaco di Höchberg, Peter Stichler.
“Sacralità estetica. Intensità di bellezza. Fanno sì che un brano di musica profana abbia parvenza di musica sacra. A voi decidere il confine tra i due generi musicali. Lo ha dichiarato il primo cittadino bastiolo. Dopo le sue parole sono seguite quelle sindaco tedesco. “L’Italia non è solo il bel paese ma è il paese della musica e della grande musica. Ci siamo capiti senza interpreti perché la musica è un linguaggio universale”.
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