Collaborazione per la riapertura della Colonia Santa Lucia 

Comune e Regione lavorano insieme per il recupero della storica Colonia Santa Lucia 

Collaborazione per la riapertura della Colonia Santa Lucia 

Collaborazione per la riapertura della Colonia Santa Lucia 

Collaborazione per la riapertura – La riapertura della Colonia Santa Lucia è un obiettivo condiviso da tutti i candidati sindaco di Bastia Umbra. La storica ex Colonia Fluviale, concessa dalla Regione al Comune il 7 dicembre 1983 per nove anni, è stata chiusa dopo la riconsegna delle chiavi da parte dell’associazione che la gestiva. La concessione non è stata rinnovata, ma la Regione ha manifestato la disponibilità a restituire l’area al Comune. 

Nel giugno 2020, la Regione ha chiesto al Comune se intendesse rinnovare la concessione o restituire il bene. La legge regionale 10/2018 prevede la possibilità di ottenere una concessione gratuita presentando un progetto di utilizzo conforme. L’articolo 15, comma 1, lettera e, della legge, specifica che l’uso deve essere compatibile con la natura del bene e la sua destinazione, e che il progetto deve illustrare le attività di interesse pubblico connesse all’uso del bene. 

Negli anni sono stati realizzati alcuni abusi edilizi, alcuni sanabili e altri no. Il Comune può sanare gli abusi compatibili e acquisire il bene al patrimonio comunale per interesse pubblico. Per gli abusi non sanabili, il Comune ha l’obbligo di demolire e bonificare le aree, soprattutto se demaniali, se non si individua il responsabile. 

La strada più veloce per la riapertura della Colonia Santa Lucia è un accordo con la Regione in cui il Comune si fa carico del ripristino e della manutenzione dell’area verde e del parcheggio, mettendo in sicurezza gli immobili. Successivamente, si procederà con la verifica della conformità edilizia dei fabbricati e la redazione di un progetto di utilizzo sociale, demolendo gli abusi insanabili e acquisendo al patrimonio comunale quelli sanabili. La scelta finale spetta all’attuale Amministrazione, che dovrà prendere una decisione condivisa. 

Per rendere fruibile un’area pubblica ai cittadini, non è necessario che il Comune ne sia proprietario. Un esempio è il restauro del palazzetto dello sport di viale Giontella, su un terreno di proprietà della Provincia di Perugia, per il quale sono stati spesi oltre 2 milioni di euro. 

Il comunicato di Francesco Fratellini

La collaborazione tra Comune e Regione è fondamentale per il recupero della Colonia Santa Lucia, un progetto che richiede l’impegno di tutti per restituire alla comunità un’area di grande valore storico e sociale.  

Nell’interesse della città tutti collaborino e diano il proprio contributo alla riapertura della Colonia Santa Lucia.
L’ex Colonia Fluviale di Santa Lucia, fu data in concessione dalla Regione al Comune il 7 dicembre 1983
(sindaco Vannio Brozzi) per nove anni.

L’area venne concessa in AFFITTO ad una associazione. Non so se l’affitto sia mai stato corrisposto e il contratto mai rinnovato. La Colonia Santa Lucia non è mai stato e non è un Centro Sociale, infatti, quando qualche anno fa l’associazione che gestiva l’area ha riconsegnato le chiavi la struttura è stata chiusa. Il fatto che alla scadenza la concessione delle Regione al Comune non sia stata rinnovata e l’Ente non abbia preteso la restituzione del possesso non significa che l’utilizzo fosse illegittimo, infatti la regione stessa, a giugno 2020 scrisse al Comune chiedendo se fosse intenzionato a rinnovare la concessione o a restituire il bene segnalando anche che nel programma di politica patrimoniale, la Regione ha previsto per i suddetti immobili l’alienazione a favore del Comune di Bastia Umbra.

Quindi dalla Regione risultava la disponibilità, in un modo o nell’altro a riconsegnare l’area al Comune. Ovviamente per ottenere la concessione gratuita, serve presentare un progetto di utilizzo conforme alla legge regionale 10/2018 che dice tra l’altro all’art. 15 comma 1 lett. e: e) uso particolare, comunque compatibile con la natura del bene e la sua destinazione, mediante concessione temporanea a titolo gratuito a favore di amministrazioni pubbliche di cui all’articolo 1, comma 2 del d.lgs. 165/2001 e di altri enti, anche di natura privata, costituiti o partecipati dalla Regione per la cura di interessi pubblici.

In tali casi, il bene è assegnato, previa presentazione di un progetto finalizzato a illustrare le attività di interesse pubblico connesse all’uso del bene, nonché il nesso di strumentalità con l’interesse regionale. ….. omissis Negli anni sono stati realizzati alcuni abusi edilizi, non è dato sapere da chi, alcuni sanabili altri no.

La cosa non era e non è un ostacolo alla riapertura in quanto per quelli sanabili il comune può sistemarli ed acquisire il bene al patrimonio comunale per interesse pubblico (come fatto per il locale cucina ad Ospedalicchio tra il centro sociale e il campo di calcio).

Per gli abusi non sanabili il comune HA L’OBBLIGO PER LEGGE, soprattutto se si trovano su aree demaniali, di demolire e bonificare se non si individua il responsabile dell’abuso. Quindi, visto e considerato che tutti i candidati sindaco avevano inserito nel loro programma elettorale il recupero della Colonia Santa Lucia, spero che non si perda l’occasione per procedere con determinazione e con l’accordo di tutto il Consiglio Comunale.

La strada più veloce a mio avviso, è quella di fare subito un accordo con la Regione in cui il Comune si fa carico del ripristino e della manutenzione dell’area verde, del parcheggio e della loro custodia e mettendo in sicurezza gli immobili rendendoli inaccessibili per poi in seguito alla verifica puntuale della conformità edilizia dei fabbricati, redigere un progetto di utilizzo sociale, demolendo gli abusi insanabili, acquisendo al patrimonio comunale quelle sanabili, prevedere anche la ristrutturazione (o restauro), per riaprire la Colonia Santa Lucia rinnovata dopo averla acquisita al patrimonio comunale o attraverso una concessione a titolo gratuito molto lunga, la scelta spetta all’attuale Amministrazione che spero la prenderà con la massima condivisione possibile.

Per rendere fruibile, ai cittadini, un’area pubblica non serve necessariamente che ne sia proprietario il comune, infatti, stiamo restaurando il palazzetto dello sport di viale Giontella spendendo più di 2 milioni di euro (oltre a quelli spesi nel tempo) e l’edificio si trova su un terreno di proprietà della Provincia di Perugia…

Francesco Fratellini

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