
Nasce Salviamo i Pini, comitato no all’abbattimento degli alberi
A Bastia Umbra, un acceso dibattito sta scuotendo le fondamenta delle decisioni amministrative riguardanti la riqualificazione arborea e pedonale dell’asse V. Giontella-v. S. Francesco e la manutenzione delle vie limitrofe Marsala e Manzoni. L’amministrazione, con il suo progetto che prevede l’abbattimento di tutti i pini esistenti (22) a eccezione di v.le Giontella, ha innescato la formazione di un vigoroso comitato cittadino, guidato dall’associazione Progetto Bastia, che si batte per opporsi a una decisione ritenuta irrevocabile e dannosa per il patrimonio storico, paesaggistico ed ambientale della città.
Sotto l’organizzazione del Comitato Salviamo i Pini di v. S. Francesco, v. Marsala e v. Manzoni, ben 111 firmatari hanno presentato una diffida formale indirizzata all’amministrazione attraverso l’avvocato Gabriele Boschi. L’obiettivo: sospendere immediatamente la realizzazione dell’intervento nelle parti che implicano l’abbattimento delle alberature protette. Questa richiesta è stata estesa anche alla Centrale Unica di Committenza dei comuni di Assisi, Bastia Umbra e Cannara.
Le ragioni sottese all’intervento dell’amministrazione sono focalizzate sul dissesto stradale attribuito alle radici degli alberi, costringendo alla decisione dell’abbattimento totale. Tuttavia, il comitato cittadino, fondandosi su principi normativi, scientifici e di tutela ambientale, contesta questa decisione e propone alternative.
La legge regionale consente l’abbattimento di specie protette come il Pinus pinea solo per “pubblica utilità o incolumità”, previa verifica di alternative tecniche. L’analisi dei casi nazionali dimostra che vi sono diverse soluzioni che garantiscono sicurezza stradale e la conservazione delle alberature.
La dichiarazione di non voler procedere al reimpianto delle alberature è altresì contestata. La legge stabilisce che le autorizzazioni per l’abbattimento sono subordinate al reimpianto degli esemplari.
La normativa europea, collegata ai fondi PNRR, sottolinea il rispetto del principio “non arrecare danno significativo all’ambiente” (DNSH). Le ricerche scientifiche indicano che il progetto di abbattimento provocherebbe una riduzione significativa della produzione di ossigeno, capacità di assorbimento di CO2 e elementi inquinanti, nonché un aumento delle temperature e la diminuzione della biodiversità.
Il Comitato chiede una revisione del progetto secondo principi di sicurezza stradale, tutela ambientale e paesaggistica, e rispetto dell’identità storica dei luoghi. La lotta per la conservazione dell’ambiente urbano si manifesta attraverso il coinvolgimento dei cittadini, l’analisi dettagliata delle normative e la ricerca di soluzioni alternative. Una petizione online è disponibile per coloro che condividono queste preoccupazioni, mentre l’associazione Progetto Bastia fornisce approfondimenti su www.progettobastia.it.
In una complessa interazione tra cittadini, associazioni e leggi, si fa strada la speranza di un’evoluzione sostenibile e rispettosa dell’ambiente in cui viviamo.
I punti della contestazione
- La diffida, entrando nel merito della normativa che regola la materia, ha contestato la decisione dal punto di vista della legge regionale che consente sì l’abbattimento di specie protette, come il Pinus pinea, solo in caso di “pubblica utilità o incolumità”, ma aggiunge che questo è concesso solo “… previo sopralluogo che accerti l’impossibilità di soluzioni tecniche alternative”.
Ebbene le ricerche effettuate sul territorio nazionale hanno evidenziato innumerevoli tecniche capaci di garantire viabilità sicura e salvaguardia delle alberature, applicate in alcuni casi esemplari tra cui la vicina via Los Angeles, a Santa Maria degli Angeli, i viali di Roma e Latina, Riccione, Trieste, Cavallino Tre Porti e per finire il lungomare di Lignano Sabbiadoro, dove nel 2016 il gruppo di lavoro Alle Radici dell’Albero, composto da dottori agronomi e forestali, ha messo in sicurezza 350 pini in una zona sottoposta alle sferzate della Bora, ricevendo numerosi premi e articoli in riviste specializzate.
- Altra scelta arbitraria e non consentita dalla legislazione regionale è la dichiarazione di non voler procedere ad alcun reimpianto, quando anche su questo la legge è tassativa: “Le autorizzazioni [all’abbattimento, causa pericolo, di specie tutelate] … rilasciate dall’ente competente … sono subordinate al reimpianto di esemplari appartenenti a specie indicate nel regolamento di attuazione”
- Ultimo nodo di contestazione riguarda la normativa europea che in tema di fondi PNRR, da cui attinge il progetto Giontella-S. Francesco, prevede l’obbligo tassativo del rispetto del principio “non arrecare danno significativo all’ambiente” (DNSH) secondo sei obiettivi (mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici, riduzione dell’inquinamento, protezione e il ripristino della biodiversità, ecc…).
Anche in questo caso la letteratura scientifica e gli studiosi consultati hanno dimostrato, numeri alla mano, come un simile progetto di eliminazione di una massa vegetale così consistente comporti una diminuzione significativa di produzione di ossigeno, di capacità di assorbimento di CO2 e di elementi inquinanti, un incremento delle temperature per la sparizione degli ombreggiamenti e l’annullamento dell’effetto di frazionamento della pioggia temporalesca. Per la biodiversità è ancor più paradossale l’affermazione della sua protezione quando viene eliminato totalmente l’habitat vegetale di specie botaniche e animali.
Il comitato chiede quindi all’amministrazione che il progetto venga riconsiderato rispettando i principi della Sicurezza della viabilità, dell’integrità e tutela del Paesaggio, dell’Ambiente e dell’identità storica dei viali oggetto della riqualificazione.
Link all’articolo con il testo integrale della diffida – https://progettobastia.it/2023/08/analisi-critica-del-progetto-in-costruzione/
Si può aderire alla diffida sottoscrivendo la petizione Salviamo i Pini di v. S. Francesco, v. Marsala e v. Manzoni a Bastia Umbra, nella piattaforma Change.org a questo indirizzo https://chng.it/w5HPXyYDFd
Tutti i cittadini sensibili al tema che intendono collaborare alle iniziative in programma possono segnalare la propria disponibilità inviando una mail a info@progettobastia.it e iscrivendosi al gruppo FacebookSalviamo i Pini di v. S. Francesco, v. Marsala e v. Manzoni
Nel sito www.progettobastia.it è disponibile il n° 5 del magazine, dedicato al tema, con articoli, documenti, video e interviste.
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