Forza Italia e Bastia popolare propongono un confronto sulla valorizzazione del patrimonio locale

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Forza Italia e Bastia popolare propongono un confronto sulla valorizzazione del patrimonio locale

Forza Italia e Bastia Popolare, ritengono doveroso nei confronti della città ribadire con determinazione il concetto espresso nel suo intervento dal consigliere Franco Possati (FI) sull’ordine del giorno presentato dal PD che riguardava le “ricadute socio-economiche sulla città del piano di risparmio energetico e delle spese natalizie per natale a Bastia”, che ha visto il voto contrario di FI e l’uscita dall’aula al momento del voto del consigliere di Bastia Popolare Ridolfi.

Le peculiarità del nostro territorio sono l’Imprenditoria, l’Artigianato e il Commercio ed è sulla promozione di queste categorie che dovrebbe puntare prevalentemente la promozione del territorio, con il coinvolgimento dell’intera cittadinanza. “Non possiamo competere validamente – ha sottolineato Possati – dal punto di vista turistico con altre realtà che ci circondano”.

Bastia Umbra proprio in virtù delle sue peculiarità può sfruttare la vicinanza con città storiche e ricche di arte per potenziare i servizi da offrire. Coloro che vengono in Umbria per visitare il grande patrimonio storico e artistico vicino al nostro territorio, magari utilizzando la capacità ricettiva e di accoglienza della nostra città, potrebbero approfittare per visitare i siti di interesse storico e culturale presenti a Bastia Umbra.

La forza economica e sociale del nostro territorio è nella dinamicità degli imprenditori e nell’intraprendenza delle aziende manifatturiere e commerciali che contraddistinguono il nostro tessuto economico. Quindi il maggiore sforzo della promozione del territorio dovrebbe concentrarsi nel diffondere la conoscenza di queste realtà. E’ opportuno che questa tematica venga approfondita attraverso un confronto politico, costruttivo, in maggioranza, sulle strategie da mettere in campo e sulle scelte da fare, tenendo conto della necessità di utilizzare al meglio le limitate risorse disponibili.

Intergruppo Forza Italia – Bastia Popolare Bastia Umbra

1 Commento

  1. L’iniziativa di un confronto sulla valorizzazione del patrimonio locale è di fatto un vago tentativo di quella che non è altro che un’approssimativa interazione con gli esponenti dell’area politica democratici di Sinistra, da cui sono scaturite lamentele per ciò che riguarda “le ricadute socio – economiche sulla città del piano di risparmio energetico e le spese natalizie del Natale a Bastia”.
    La posizione dell’area politica di Centro – Destra in questo caso è finalizzata a fare prevalere il concetto che siano i settori Artigianato, Industria e Commercio il fulcro che muove il complesso economico della città di Bastia, senza trascurare un ulteriore concetto, relativo ad un opinione di eventuale rivalutazione dell’aspetto culturale ed artistico, ma ponendo oltremodo in primis quello principale dell’economia di mercato, attraverso i settori che ho citato all’inizio.
    I monumenti della città di Bastia dovrebbero venire rivalutati e supportati attraverso vari interventi di manutenzione, perché il centro storico ha subíto atti vandalici ed imbrattamenti fuori dalle regole civiche, tipici di segnali finalizzati a marginalizzare le aree di quartiere che peraltro risultano anche uno strascico dei murales posti sia sulla via Riverasca sia nella zona adiacente allo Stadio Carlo degli Esposti, ritenuti Sì rappresentazione artistica di arte moderna pur rispettabile ma che dovrebbe restare in ogni caso circoscritta.
    Le caratteristiche culturali della città in cui viviamo dovrebbero venire valutate sulla base del rispetto delle norme civiche anche a partire dal rispetto per le costruzioni situate all’interno del centro storico, in prossimità delle vicinanze dell’Auditorium Sant’Angelo, le mura che decorano le stesse vie interne, che non dovrebbero somigliare a ghetti ma ad un centro abitato di una città con origini etrusche.
    Se l’attuale partito di spicco che si trova alla guida dell’amministrazione politica, avrebbe intenzione di mobilitarsi per rivalutare il patrimonio artistico culturale della città, dovrebbe innanzitutto ammettere la negligenza di avere non solo permesso, ma anche accettato il fatto che il cancello posto decorosamente all’esterno dell’area amministrativa comunale, dopo essere stato rimosso definitivamente, venisse smaltito come un ‘banale pezzo di ferro’, anziché venire opportunamente riposto in un magazzino comunale, area di locazione opportuna in cui avrebbe senza dubbio costituito un oggetto legato al patrimonio culturale locale.

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