Breve riflessione (non mia) su come onorare il Lavoro, oltre il I maggio
Claudia Lucia, il lavoro, oggi più che mai, sento l’insegnamento di mio padre
di Claudia Lucia
1. Ama il tuo lavoro. Amando il tuo lavoro, puoi dare il meglio per te stessa, per la tua azienda, per la tua comunità. Puoi migliorarti continuamente, raggiungere gli obiettivi che ti sei dato, anche se ci sono difficoltà, ostacoli e tensioni. Non essere gelosa di quello che sai fare: insegnalo volentieri e condividilo. Sempre sii onesta nei conti, precisa nelle consegne, professionale e gentile. Vivi il tuo mestiere con gioia sapendo che è la Vigna del Signore in cui sei chiamata ad operare ogni giorno.
2. Rispetta il lavoro degli altri. Paga il giusto prezzo per il lavoro altrui, sii comprensiva se c’è qualche problema o ritardo, chiedendo cortesemente di risolverlo: chi lavora può commettere un errore. Ai tuoi collaboratori riserva il migliore trattamento: sarai ricompensata dalla loro stima e dedizione.
3. Fai in modo che tutti abbiano un lavoro. Acquista nei negozi vicino a casa, scegli prodotti made in Italy, rivolgiti volentieri agli artigiani, acquista prodotti agricoli del territorio. Stima le Arti, retribuendo il giusto a chi vi dedica la propria vita. La dignità della persona è vivere del proprio lavoro.
4. Apprezza il lavoro non retribuito. Apprezza il lavoro della casalinga, di chi assiste un familiare infermo, dei volontari, delle associazioni. Pensa che senza la loro dedizione non potrebbero girare gli ingranaggi della famiglia e della comunità. Il lavoro gratuito è un servizio cui siamo chiamati tutti, perciò dedicati a qualche attività a favore della collettività.
5. Santifica i giorni di festa. Vai a Messa, dedicati alla famiglia, allo sport e a qualche sano passatempo. Rispetta chi è chiamato al lavoro nei giorni festivi: forze dell’ordine, medici, personale sanitario, operatori dei servizi indispensabili, chi opera nello spettacolo e nel turismo. Evita di fare la spesa di domenica, quando potresti organizzarti diversamente.
Sento, in questo giorno di festa, di riassumere per punti l’insegnamento di mio padre in tema di lavoro. Oggi più che mai, sentendo molti parlare di lavoro, credo che questo sia il migliore modo di onorare il I maggio e ricordare quanto sia stato importante l’esempio di questo grade uomo che visse amando Dio, la Natura e la Famiglia.
E dopo i, di gran lunga, più famosi 10 comandamenti ecco i 5 comandamenti della novella beata Lucia! Sob!
Invito il Sig. Giorgio Croce a leggere ed approfondire i principi generali della Nostra Carta Costituzionale cioè i primi 12 articoli ed in particolate comma1 art.1, comma2 art.3,comma 1 art.4.
Poi per finire dovresti andare a leggere ed approfondire i pricipi economici cioè il titolo III della Nostra Carta Costituzionale dall’art. 35 all’art.47.
Mi permetto di suggerire ed approfondire il binomio:” DIGNITA’ e Lavoro”
Sig. Mencarelli cosa c’entra questo appunto, conosco bene la Costituzione (faccio parte del Comitato Nazionale Vignettisti per la Costituzione, alcune mie vignette, sugli articoli della Costituzione, sono stati pubblicate, su alcuni media, a favore del No in occasione del Referendum Costituzionale) figuriamoci poi se non sono d’accordo sull’importanza del lavoro (sono anche marxista). Mi è sembrato alquanto discutibile mettere lì 5 punti a mo’ di comandamenti “Santifica le feste – Vai a messa ecc ecc” Comunque la ringrazio per il suggerimento sull’approfondimento del binomio “Dignità e Lavoro”, ma, scusi la presunzione, credo di averlo vissuto, questo binomio, durante tutta la mia vita: chi mi conosce, conosce anche le scelte che ho fatto. Comunque credo non sia il caso, ad ogni piè sospinto, di tirare in ballo gli dei. Il problema lavoro riguarda il cattolico, il buddista, l’islamico, l’ebreo e l’ateo. Ne approfitto per spendere una parola riguardo certi “cattolici per modo di dire”: quanti di costoro le prossime elezioni voteranno, per esempio, la Lega, partito che lascerebbe abbandonati in mare bambini, uomini e donne, visto che non è per l’accoglienza, e poi pacificamente si recheranno a fare la comunione? Sig. Mencarelli il mio motto è lo stesso di Vittorio Arrigoni: Restiamo umani! Buona vita
Egregio Sig. Croce farebbe bene a Lei di leggere l’ennesimo fatto di cronaca pubblicato su “Perugia oggi”: “giovane prostituta nigeriana ….”
QUESTI SONO I MIGRANTI CHE lEI INVOCA!!!!!!!
SCHIAVISTI, SPACCIATORI DI DROGA, TRAFFICANTI DI UOMINI,MANO D’OPERA PER COMMETTERE QUALSIASI ATTO CONTRO NORME GIURIDICHE.
LEI CHE CONOSCE IL PENSIERO DI KARL MARX DI QUALE LAVORO PARLAVA?????
E’ ovvio che abbiamo due visioni della vita molto diverse: mi rifiuto di rispondere a qualsiasi altro suo scritto. Ho troppo rispetto per la mia intelligenza (scusi sempre la presunzione, ma davanti a certi scritti mi sento Einstein)