Omicidio di Samuele De Paoli, delusione e rabbia della madre

Omicidio di Samuele De Paoli, delusione e rabbia della madre

Omicidio di Samuele De Paoli, delusione e rabbia della madre

Omicidio di Samuele De Paoli – In un post su Facebook la delusione di Sonia Sorbelli, la madre di Samuele De Paoli, il giovane morto a Sant’Andrea delle Fratte il 27 aprile 2021, all’indomani della sentenza che ha assolto la trans, Hudson Pinheiro, conosciuta come Patrizia. «Ho provato ad avere fiducia nella giustizia, niente da fare», questo ha scritto sui social giovedì, un’ora dopo la lettura della sentenza. Il verdetto, emesso dal giudice per le udienze preliminari, ha scatenato reazioni contrastanti e il desiderio della famiglia di fare ulteriore chiarezza sulla tragica vicenda.

Il processo ha visto Patrizia imputata per omicidio preterintenzionale, ma la sentenza di assoluzione ha sostenuto che il fatto non sussiste. Questa formulazione ha portato a ipotizzare la possibilità di un riconoscimento della legittima difesa. Gli esperti nominati dal giudice avevano stabilito che la morte di Samuele era stata causata da un arresto cardiaco derivante dalla pressione esercitata da Patrizia sul nervo vagale, durante una colluttazione che sarebbe avvenuta presumibilmente a seguito di una discussione sulla prestazione sessuale concordata.

La famiglia della vittima, assistita dall’avvocato Marilena Mecchi, ha continuato a sostenere una ricostruzione dei fatti differente da quella delineata durante il processo. Sostengono che Samuele sia stato ucciso altrove e il suo corpo poi trasportato sul luogo dove è stato ritrovato. Inoltre, affermano che il giovane non fosse da solo con Patrizia al momento della tragedia e che ci fossero altre circostanze sospette.

La querela annunciata dalla famiglia mira a evidenziare le presunte lacune nel processo, compresa l’esclusione di elementi che potrebbero avere rilevanza nella vicenda. La decisione del giudice ha scatenato polemiche e il desiderio di fare chiarezza sulla morte di Samuele De Paoli.

Ora si attendono le motivazioni della sentenza, e la famiglia potrebbe presentare un ricorso in appello per cercare di far emergere la verità su questa tragica vicenda che ha segnato profondamente la comunità locale e ha acceso un acceso dibattito sulla giustizia e sulla sua efficacia nel garantire la verità e la giustizia per le vittime di crimini violenti.

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