(bastiaoggi.it) ASSISI – Il viaggio del Papa ad Assisi è subito cominciato all’insegna della “novità”: Francesco è arrivato in anticipo rispetto all’orario prestabilito per poter salutare uno per uno i 107 giovani ospiti dell’Istituto Serafico (minori con pesanti problemi di pluri-minorazione).
Grande l’emozione del sindaco Ricci e della presidente dell’Istituto, Francesca Di Maolo. Francesco, dopo un silenzio in cui sembrava metabolizzare le proprie emozioni, ha tenuto un breve, lento, cadenzato discorso a braccio, senza leggere il discorso che era stato preparato.
Le sue parole, echeggiando quelle di Di Maolo: “Noi siamo tra le piaghe di Gesù. Ai discepoli [dopo la risurrezione] Gesù si fece riconoscere mostrando le sue piaghe. Sono piaghe che chiedono di essere riconosciute, ascoltate…” ma non con l’attenzione spesso superficiale dei mass media, dove la notizia dura un giorno o due: chi deve ascoltare è “chi si dice cristiano”. E ha ribadito, come ha fatto in altre occasioni riferendosi agli ‘ultimi’, che queste persone sono “la carne di Cristo”.
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