Ballottaggio a Bastia Umbra, così potrebbe essere il consiglio comunale
A Bastia Umbra non è stato possibile raggiungere un accordo. Questo è emerso dal’incontro avvenuto nei giorni scorsi tra Paola Lungarotti e Virginio Caparvi, segretario regionale della Lega.
I candidati del carroccio hanno sperato fino all’ultimo in un ripensamento della coalizione di Centrodestra, ma così non è stato. Se ci fosse stato un apparentamento la Lega avrebbe ottenuto 4 Consiglieri in Consiglio Comunale con uno sconvolgimento degli equilibri tra le liste che compongono la coalizione di centrodestra. Da qui la decisione di andare al ballottaggio da soli.
Se il sindaco sarà Paola Lungarotti in consiglio comunale per la maggioranza saranno eletti Daniela Brunelli, Giulio Provvidenza, Mauro Timi e Roberto Roscini (lista Lungarotti sindaco), Francesco Fratellini e Gianluca Ridolfi (Bastia popolare), Filiberto Franchi e Antonio Bagnetti (Forza Italia) e Stefano Santoni e Monica Bruschini (Fratelli d’Italia).
Se invece a Stefano Ansideri dovesse succedere Lucio Raspa i dieci consiglieri di maggioranza sarebbero Erigo Pecci, Anna Chiara Apostolico, Alessandro Barbanera, Luisa Fatigoni, Ramona Furiani e Roberta Mancinelli in rappresentanza del Pd, Elisa Zocchetti e Andrea Gori (Bastia per te), Gessica Poeta (Impresa e sviluppo per Bastia) e Antonio Tabascio (Alleanza civica).
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Non c’è stato alcun dialogo tra il Centrodestra con il M5Stelle, peraltro sempre molto chiaro che non avrebbe fatto accordi con nessuna delle coalizioni al ballottaggio. A vuoto è andata, infatti, la proposta della coalizione di Lucio Raspa a Laura Servi. Situazione analoga si è ripetuta con le Liste Catia Degli Esposti e Insieme per Bastia di Fabrizia Renzini.
Detto questo comunque siederanno in consiglio comunale anche i due candidati sindaci che non hanno superato il primo turno (Catia Degli Esposti e Laura Servi), oltre a Jessica Migliorati la più votata della Lega.
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Se è vero che secondo Raspa il 66% degli elettori non vuole Paola Lungarotti sindaco, secondo la Lungarotti il 72% non vuole Lucio Raspa sindaco. In ballo ci sono il 38% dei voti.
Paola Lungarotti si rivolge agli elettori della Lega: «A loro lanciamo un appello affinché domenica prossima scongiurino il pericolo di riconsegnare il Comune a chi da sempre è abituato a governare in modo fazioso come ampiamente dimostrato dalle persone che hanno eletto alle massime cariche regionali».
«È ora di cambiare», – ribatte Lucio Raspa – con un programma alternativo e condiviso, un consiglio comunale con persone di esperienza e moltissime facce nuove. In caso di vittoria al ballottaggio i nostri nuovi eletti in consiglio comunale saranno ben sette su dieci».
Mbè ci vuole poco a capire che con la Lungarotti si cade dalla padella alla brace, mentre con Raspa, un rinnovamento è palese, al di là del partito o coalizione, è quello che serve. Di dinosauri, Bastia ne ha avuti molti, sia a destra che a sinistra.
PIETRO GIUSTI SCRIVE
Caro Lucio, a Bastia comanda il partito del mattone, il partito trasversale degli affari, della speculazione edilizia, cambiano i musicanti ma la musica è la stessa, con il risultato di avere messo Bastia in un vicolo cieco. Dieci anni fa, la sinistra perse il comune perché mentre a Bastia chiudevano le fabbriche storiche, sull’area Giontella, sulla zona industriale di Ospedalicchio si trafficava alle spalle della città a suon di miliardi. E nulla è stato cambiato. Quello che occorreva fare era una sola lista cittadina che denunciasse apertamente tutto questo, ma i voti non so quanti ne avrebbe raccolti. Troppo arretrata politicamente e socialmente è Bastia, dove dominano la subcultura e il clientelismo, operano ancora gli avanzi dei voltagabbana che ora guardano dalla finestra, senza alcun amore per Bastia se non quello retorico e interessato.Sono più longevi dei pappagalli. Bye Bye Bastia.