Consiglio comunale di fuoco, scintille tra Renzini e Sindaco. Borgarelli: “E’ mobbing nei confronti di una donna?”

di Marcello Migliosi

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BASTIA UMBRA – Sulla mozione presentata da Simona Carosati di Bastia per Te, relativa alla installazione di una fontanella in via Renzini a Bastiola nei pressi dell’area degli scavi archeologici, succede un mezzo finimondo in Consiglio comunale. Il consigliere di Bastia Popolare, Fabrizia Renzini, scaglia un altro dardo verso la Maggioranza di cui fa parte. Dopo un preambolo riferito all’indubbio valore della fontanella, l’ex assessore alla cultura, chiede anche l’attenzione di chi seguiva da casa (lo streaming aveva in quel momento 23 persone) e comincia la sua “arringa”. “Voi sapete – dice Renzini – che quanto una mozione viene presentata da un membro della Minoranza, le varie forze politiche in particolare quelle di Maggioranza, si trovano di fronte ad un ragionamento che è quello di analizzare l’oggetto della mozione per poi decidere se avallare le scelte di chi ha presentato la proposta oppure indirizzarsi verso una linea politica che vada in dissenso con la proposta stessa”.

L’avvocato si incanala subito dopo verso il “fronte”. “Qual è – dice – la sede dove si discute della decisione da prendere? La riunione di Maggioranza”. Udite udite, la battagliera Renzini, all’ultima riunione della Maggioranza non è stata invitata (martedì 10 marzo ndr) e pare pure che sull’instant message che usano i Consiglieri di Maggioranza, sia stata stata creata una seconda chat dove il nome di Renzini non sarebbe stato incluso. “Ritengo che i mie elettori debbano saperlo – afferma piuttosto indignata -, e non avendo partecipato all’incontro perché non invitata io non so quale sia la linea politica della coalizione per la quale sono stata eletta”. La sostanza è che Renzini si è quindi trovata in Consiglio senza sapere cosa avrebbero deciso le liste e i partiti che hanno sostenuto l’elezione del Sindaco Ansideri in merito alla mozione Carosati. “Non so – afferma, se la Maggioranza ha deciso di votare contro, a favore o di astenersi”.

Il consigliere di Bastia Popolare procede stigmatizzando il fatto di essere stata esclusa dall’invito alla riunione ritenendolo un atteggiamento pregiudiziale. Di fatto Renzini nella penultima riunione di Maggioranza era stata invitata e qui un’altra botta. “Mi è stato detto – racconta – che, da quel momento in poi, sarei stata messa con le spalle al muro e a questa seduta del Consiglio comunale il Sindaco avrebbe annunciato la mia estromissione dalla Maggioranza”. Renzini sottolinea che si sarebbe aspettata che il Sindaco avesse detto questa cosa nelle “comunicazioni”cosa che invece non è avvenuta. “Ora io mi chiedo – ha detto l’esponente di Bastia Popolare -, premesso che non c’è un potere da parte del Sindaco di allontanarmi da una maggioranza e premesso che non ci sono neanche i presupposti. Non ho mai votato contro la mia Maggioranza, e mi sono astenuta solo una volta”. Si rivolge poi al Segretario del Comune pregandolo di verbalizzare il fatto che lei non è più invitata alla riunioni di Maggioranza.

“Il problema – fa notare Renzini – è che questa Maggioranza non tollera il dissenso ed ancor più grave non riesce a gestirlo”. Fabrizia Renzini dice anche che lei continuerà con questo suo atteggiamento critico che vuole pero’ essere sempre costruttivo. “Ho il dovere annuncia – di dirlo ai miei elettori perché solo loro possono, in qualche modo, destituirmi. Mi trovo a votare questa sera non sapendo cosa ha deciso la mia Maggioranza e allora io voglio votare per prima in quanto voglio mettermi una mano sulla coscienza per il bene della città e mi dispiacerà per i miei ‘commilitoni’ di Maggioranza se il mio voto andrà in qualche modo in dissenso con quanto loro possono aver deciso nell’ultima riunione cui la sottoscritta non è stata invitata”.  L’avvocato dice anche che le dispiace che prima si lanci il sasso e poi si nasconda la mano.

“Questa sera – afferma – nelle comunicazioni del sindaco ci doveva essere la dichiarazione della mia estromissione”. E alla fine della sua belligerante arringa Renzini dichiara che voterà a favore della mozione presentata da Simona Carosati di Bastia per Te. “L’Amministrazione – replica il sindaco Stefano Ansideri  – non ha mai imposto nulla e noi abbiamo l’abitudine di condividere sempre tutto. Forse è una abitudine brutta ma deriva dal fatto che c’è il Sindaco che ha il rispetto di tutti, fin quando tutti hanno rispetto del Sindaco. Dal momento che questo non accade non ci si puo’ aspettare che porga l’altra guancia”. Ansideri dice di esser un cattolico e come tale ha rispetto degli altri, ma non ha nessuna intenzione di farsi mettere i piedi sopra la testa. “Tranquilli – dice – se devo dire qualche cosa lo faccio senza nessuna esortazione da parte di nessun altro”.

A prendere la parola sulla vicenda è anche il capogruppo del Pd, Pasquale Borgarelli. ” Non ho ancor capito – dice – se questa Maggioranza è a favore della fontanella oppure no. Ho sentito degli interventi che mi ricordano uno spettacolo già visto tempo fa a proposito della chiusura dello svincolo. A quei tempi non ero ancora in Consiglio. Si fece una discussione per ore su una cosa sulla quale eravamo tutti d’accordo”.

Borgarelli focalizza, poi, il suo intervento sulla situazione politica che si è venuta a creare in Consiglio. “E’ giusto – dice – che i cittadini di Bastia sappiano se la consigliera Renzini fa ancora parte di questa maggioranza oppure no. Chiediamo un semplice chiarimento politico, nulla più. Non facciamo annunci sui giornali – continua Borgarelli -, ma vediamo che in Consiglio comunale emergono dei contrasti e vengono fuori delle notizie che i cittadini di Bastia Umbra apprendono qui. Ma vorrei sapere come viene considerata la consigliere Renzini dal suo gruppo (Bastia Popolare ndr) a noi ci sembra una sorta di ‘mobbing’ rivolto verso una donna sulla cui condizione politica attendiamo maggiore chiarezza”. A questo punto bagarre che il presidente Santoni cerca di sedare. Pasquale Borgarelli chiude dicendo che non è stato il Pd ad introdurre la discussione, ma se c’è un attrito tra il sindaco e un consigliere della sua Maggioranza, andrebbe fatta chiarezza.

Alla fine, tra accuse e risposte, la votazione. La fontanella a Bastiola non “s’ha da fare”. 10 no e 6 sì. E pensare che la “cannelletta” in fondo la volevano tutti, tranne uno. E per dirla alla Marcello Rosignoli, del Movimento Cinque Stelle di Bastia: “Sapete qual è l’acqua ufficiale di Expo 2015? L’acqua del rubinetto”.

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