Per i bestemmiatori di Facebook e i loro “amici” senza rispetto

Qui è in ballo la salute di persone deboli, chiunque essi siano

Visita guidata della Chiesa di San Paolo delle Abbadesse e del Monastero di Sant‘Anna

Per i bestemmiatori di Facebook e i loro “amici” senza rispetto

riceviamo e pubblichiamo dai commenti interni a Bastia Oggi
Tanto per ritornare al PaliOpen di sabato. E’ necessario dire due cosette a quelli che hanno commentato su Facebook l’articolo di Bastia Oggi senza aver capito il senso vero dello stesso. Dietro ad esso si cela qualcosa che molti non hanno percepito. Questo si chiama rispetto. Sì, rispetto per i più deboli, come un neonato, un malato o un anziano.

Non basta mettere i tappi alle orecchie. E poi metterli a chi? A un neonato che piange o a un malato esagitato che urla? Difficile da fare.

La suora nell’articolo ha voluto lasciare intendere che non è solo questione di una sola sera, per una sera si può chiudere un occhio e così e stato fatto. Il problema è: “Se si ripete durante i giorni del palio quello che è accaduto sabato scorso?” Sempre per spiegare ai grandi bestemmiatori di Facebook, qui è in ballo la salute di persone deboli, chiunque essi siano.

A questi soggetti che hanno insultato una suora con una bestemmia pubblica o al giornale che ha dato voce a chi chiedeva aiuto, vorrei dire  due cose. Immaginate per un attimo se la cosa capitasse a voi.

Come vi sentireste se qualcuno vi suonasse la musica a palla sotto il letto dove dormite? Provate per un attimo a immaginarlo e viverlo sulla vostra pelle da persone anziane, malate o nelle vesti di un genitore che cerca di calmare il proprio figlio.

Mettete da parte la musica e il divertimento. Ragionate! Quando l’avete fatto tornate indietro, rileggete quell’articolo mettendoci il cuore e la vostra pelle. Non mi sembra tanto ridicolo. Siete sempre dello stesso parere?

A voi la risposta…che è uguale al rispetto per il vostro futuro. Immagina, puoi!

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