Bastia è una città che conta, Paola Lungarotti ha presentato la sua candidatura a Sindaco

Bastia è una città che conta, Lungarotti presenta la candidatura a Sindaco

Bastia è una città che conta, Paola Lungarotti ha presentato la sua candidatura a Sindaco

«Bastia è una città che conta, ma non in una maniera egocentrica, ma geocentrica. E’ una realtà che vuole, quello spazio e quella possibilità di potersi esprimere in tutte le sue sfaccettature». Con queste parole Paola Lungarotti, candidata a sindaco di Bastia Umbra alle prossime amministrative previste per il 26 maggio, ha presentato la sua candidatura.

Paola Lungarotti, l’attuale assessore alla cultura ed ex dirigente scolastica dell’IC Bastia 1, è sostenuta dalle liste di centrodestra “Paola Lungarotti Sindaco”, “Bastia Popolare”, “Forza Italia” e “Fratelli d’Italia”.

Dopo aver ringraziato i presenti e il sindaco Ansideri la candidata ha parlato dell’anno passato con la giunta e del legame forte che è stato costruito.

«Noi siamo una squadra e lo vediamo oggi. Continuità da una parte e di innovazione dall’altra. Noi riconosciamo l’impegno che ha avuto l’amministrazione in tutte le sue difficoltà, toccate con mano in questo anno di amministrazione».

Il video del suo intervento

Onestà, trasparenza, condivisione, queste le caratteristiche con le quali l’amministrazione Ansideri ha lavorato e Lungarotti lo ha precisato durante il suo intervento.

Ha parlato dei trasporti scolastici della biblioteca comunale: «I nostri servizi sono dei servizi di alta qualità – ha detto la candidata -, la biblioteca comunale è un fiore all’occhiello, sono servizi che costano alla comunità, ma l’amministrazione se ne fa carico, perché non basta solo il mattone, non basta solo certamente modernizzare, ma è necessario lavorare sul discorso della persona e questo è il nostro manifesto generale. Noi vogliamo collaborare, operare, sostenere la persona perché quello che vale oggi è il capitale umano e sociale. Ricostruire insieme, dare corpo a queste idee, attraverso una serie di azioni».

Valorizzare la cultura del fare, a più aspetti, su più livelli. «Questa città fa del lavoro la leva strategica, non avere lavoro significa avere difficoltà, sia dal punto di vista personale di famiglia, sia collettivo. Recuperiamo la fiducia, la fiducia negli altri e il fatto che chi amministra una cosa pubblica ha un compito che ha un grosso valore, un grosso impegno. Recuperiamo questo, diamo fiducia ai nostri concittadini, facciamo veramente sentire loro che se siamo insieme possiamo raggiungere obiettivi alti, di qualità».

E poi le politiche giovanili un’altra risorsa: «I giovani sono il nostro futuro – ha detto la candidata -. Io per l’età che ho posso rappresentare un ponte tra oggi e domani, ma alla fine del ponte devono esserci i giovani, perché a loro tocca un domani il governo della città».

Lavorare con pragmatismo che non è fine a se stesso: «Pensare sempre che quello che conta è il capitale umano, sociale, poi dobbiamo pensare a tutto ciò che può aiutare questo capitale umano e sociale ad essere più proficuo».

Ha parlato di obiettivi e delle cose fatte dalla giunta Ansideri, a cominciare dall’aula studio per gli studenti universitari, ha noi fatto cenno alla scuola scuola di 25 Aprile che presto sarà terminata. Sempre rivolgendosi ai giovani ha detto. «Noi abbiamo una realtà come quella del graffitismo di Bastia che sta diventando uno degli elementi di qualità, sia dal punto di vista culturale e artistico e noi lo vogliamo privilegiare anche attraverso delle iniziative che poi andremo a concretizzare».

Ha tracciato delle grandi idee, delle grandi strade: «Noi andremo in tutte le frazioni, andremo nei quartieri, cercheremo quindi di sentire da loro quello che è necessario fare insieme a loro».

Un’altra strada da percorrere è la cultura solidarietà e dell’associazionismo: «Fare di ogni abitante di Bastia una persona che si sente inclusa, inclusione che deve riguardare tutti. Coloro che danno qualcosa a Bastia, devono anche ricevere qualcosa dalla città, quello stare insieme attraverso il benessere. Se stiamo bene con noi stessi stiamo bene con gli altri».

Cultura del dialogo e della compartecipazione, alimentare l’atmosfera del noi, l’ascolto che è la condizione fondamentale, oltre alla cultura del rispetto in tutte le sue sfaccettature a partire da se stessi.

E poi ancora ha parlato di sicurezza del recupero del centro storico visto come luogo megafisico: «Questo è il nostro obiettivo, noi vogliamo vedere in tutta la sua interezza, vogliamo vedere la città come un luogo veramente di ritrovo, vogliamo pensare alla piazza come il luogo centrale della vita di un paese».

E prima di concludere ha detto: «Non possiamo pensare che con un colpo di bacchetta magica si trasformino tutte le problematiche. Di un problema ne faremo opportunità. Questa è l’opportunità che noi vogliamo rappresentare alla nostra città».

Paola Lungarotti ha concluso il suo discorso parlando di serietà, fiducia, coerenza, rispetto e umiltà: «Con questo noi speriamo di rappresentare la nostra città ed essere i prossimi amministratori».

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1 Commento

  1. Al di là delle competenze di Paola Lungarotti, le quali sono tutte da dimostrare, il sindaco ha detto che la possibile sindaca troverà una squadra già pronta e completa. Per come abbiamo visto com’è andata nelle passate legislature, ecco uno dei problemi che ci torneranno tra capo e collo.

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